TIVOLI - Capriolo investito, corsa contro il tempo per salvargli la vita

Nel Lazio i cittadini non possono salvare gli animali selvatici feriti e gli Enti non hanno mezzi per trasportarli. La storia delle Guardie Zoofile Kronos

Se fossero stati rispettati i tempi biblici della burocrazia, sarebbe morto sul ciglio della strada. E’ servito tanto cuore e un pizzico di inventiva per dare una chance di vita ad un capriolo selvatico gravemente ferito.

Almeno per il momento, è una storia a lieto fine quella avvenuta ieri, mercoledì 5 aprile, a Cave, dove il Nucleo di Guardie Zoofile dell’Accademia Kronos della Valle dell’Aniene ha messo in salvo e trasportato l’animale presso il Centro di recupero dei Carabinieri del Reparto Biodiversità di Fogliano.

La storia ha inizio verso mezzogiorno di ieri in via della Selce, poco fuori il centro abitato di Cave, dove la giovane Martina viaggiava al volante della sua auto.

All’improvviso dalla campagna è sbucato il capriolo che, agile e scattante, ha attraversato la strada. Per Martina è stato impossibile evitarlo e l’animale è stato investito.

In lacrime, la ragazza ha contattato immediatamente Antonello Livi, il presidente dell’Accademia Kronos di Tivoli, che ha raggiunto Cave col Nucleo di Guardie Zoofile. I volontari tiburtini, insieme alla Polizia Locale di Cave e ad Agnese Cefaro, assessore all’Ambiente del Comune di Genazzano, hanno soccorso il capriolo, sanguinante alla schiena, pianificando l’intervento di salvataggio.

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Le forze dell’ordine, infatti, non sono autorizzate al recupero degli animali selvatici feriti, la ditta appaltatrice della Asl di Tivoli non avrebbe mezzi idonei e personale per il loro trasporto, inoltre la Regione Lazio vieta ai cittadini il fai da te.

Come denunciato nel 2021 dall’Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali), l’amministrazione Zingaretti ha addossato il recupero dei selvatici sulle spalle delle associazioni e dei volontari senza elargire alcun contributo.

Così la Polizia Locale ha contattato Andrea Lunerti, Naturalista Zoofilo ed esperto etologo di Morlupo, che ha messo a disposizione il suo furgone cassonato abilitato al trasporto e a garantire il benessere del capriolo, in grave stato di sofferenza da rischiare la morte.

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“Ringraziamento speciale ad Andrea Lunerti per la sua grande disponibilità – commenta Antonello Livi – viviamo in un territorio purtroppo dove queste situazioni si presentano quasi giornalmente. Speriamo si possa costituire un tavolo in Regione Lazio per discutere le giuste procedure da attuare per consentire interventi celeri per garantire all’animale ferito un primo soccorso ed un trasporto immediato presso centri veterinari”.

È doveroso ringraziare– aggiunge Livi – la disponibilità dei Carabinieri Forestali con i quali sul territorio operiamo con forte sinergia quotidianamente. La rete di collaborazione che il nostro Nucleo di Guardie Zoofile ha tessuto con sacrificio ci ha permesso di trasportare in tarda serata il piccolo Bambi presso il centro di recupero dei carabinieri del reparto biodiversità di Fogliano. Speriamo si riprenda e torni a correre il più possibile lontano dai centri abitati”.

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