TIVOLI - Pasqualino Ritucci, addio al “prof rivoluzionario” più amato dai liceali

Si è spento all’età di 76 anni il docente di Storia e Filosofia dello Scientifico “Lazzaro Spallanzani”

A scuola i ragazzi lo ricordavano anche per quelle volte in cui spiegava Immanuel Kant attraverso le canzoni di Lucio Dalla.

D’altronde, lui stesso amava definirsi un insegnante rivoluzionario e in 18 anni di lezioni di Storia e Filosofia ha lasciato davvero il segno al Liceo Scientifico “Lazzaro Spallanzani” di Tivoli.

Il professor Pasqualino Ritucci di Tivoli scomparso ieri all’età di 76 anni

Ieri mattina, martedì 18 aprile, il professor Pasqualino Ritucci si è spento presso la clinica “Medicus Hotel” di Monte Ripoli, dove era ricoverato da 5 giorni a causa di un male incurabile. Con lui se ne va uno di quei docenti raramente raccontati nei film e nei libri, di quelli che riescono ad entrare in sintonia con gli studenti senza troppi sforzi e a valorizzarne le attitudini, di quelli che gli ex alunni incontrano con piacere per strada e a distanza di anni abbracciano l’insegnante.

Insomma, un uomo con una storia che sembra uscita da un romanzo.

Nato il 5 gennaio 1947 a Colletorto, paesino di 2 mila anime in provincia di Campobasso, Pasqualino Ritucci era l’ultimo di nove figli di una coppia di contadini, che riuscì a studiare a spese dello Stato e a conseguire il Diploma Magistrale al Collegio di Trivento grazie al fatto che il padre era un ex combattente.

A quel ragazzo di famiglia indigente non mancavano certamente ingegno e spirito d’iniziativa, tant’è che a 19 anni col diploma in tasca lasciò il Molise al volante di una Fiat 500 arancione e raggiunse Roma, dove la sorella maggiore si era fatta suora e viveva in convento.

Pasqualino si iscrisse alla Facoltà di Pedagogia all’università “La Sapienza” negli anni caldi del Sessantotto, partecipando al collettivo e alla rivolta studentesca. Anni vissuti tra la Città universitaria e il quartiere di San Lorenzo, protestando e studiando al tempo stesso fino a conseguire la Laurea in Pedagogia nel 1972.

Nel frattempo il giovane Ritucci aveva vinto una borsa di studio e, in cambio di vitto e alloggio gratis, faceva ripetizioni ai ragazzi della “Roma Bene” iscritti al Collegio Nazareno in centro, tra cui un giovanissimo Christian De Sica. Il prof raccontava divertito che il “soggiorno” al Nazareno non durò molto a causa delle idee di sinistra di Ritucci e di una copia di “Lotta Continua” scoperta dai preti sotto il cuscino che gli costò la cacciata dal Collegio.

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Non si perse d’animo, Pasqualino, e una volta laureato iniziò il giro delle supplenze: dal liceo Armellini di Roma ai liceo di tutta la provincia, da Civitavecchia a Velletri, da Subiaco a Monterotondo, da Guidonia Montecelio fino a Ciampino.

L’immagine di un giovane professor Pasqualino Ritucci in piazza del Campidoglio a Roma

Decisivo per la sua carriera avrebbe potuto essere il “concorsone” da 20 mila cattedre organizzato a Roma nel 1974. Pasqualino Ritucci non superò i test, ma fece un incontro che gli cambiò la vita: conobbe Raffaella Santucci, tre anni più giovane di lui, originaria di Ischitella in provincia di Foggia, anche lei fresca di Laurea in Pedagogia, storica insegnante di Italiano alle scuole medie “Baccelli” di Tivoli, la donna che avrebbe sposato l’11 dicembre del ‘76 e che lo avrebbe reso padre di Giuseppe e Sara, nati rispettivamente nel 1979 e nel 1982.

Dal 1976 al 1980 la coppia si stabilì a Colle Fiorito, quartiere di Guidonia Montecelio, da dove Pasqualino ogni mattina partiva verso la scuola assegnata e dove svolgeva attività politica col Partito Socialista Italiano, nella corrente in opposizione a Bettino Craxi.

La sua carriera da “supplente di ruolo” continuò anche dopo il 1980 quando insieme alla moglie Raffaella e ai figli si trasferì a Tivoli. Almeno fino al 1990, anno in cui ottenne la cattedra di Storia e Filosofia al Liceo Scientifico “Lazzaro Spallanzani” fino al 2008, anno del suo pensionamento.

Diciott’anni di lezioni straordinarie, parlando coi ragazzi anche di politica, attualità, relazioni interpersonali. E raccontando loro la sua esperienza personale, di bambino nato nella miseria che con studi, impegno e sacrifici ottenne i risultati sperati.

Tra gli aneddoti relativi al professor Ritucci merita di essere citato quello di aver tolto la pedana da sotto la cattedra, per mettere l’insegnante allo stesso livello degli studenti.

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Ricordi indelebili in ex alunni come gli imprenditori del travertino Cino Porcari e Claudio Conti, come l’imprenditore Stefano Pascucci, inventore della catena di ottica “Più Vista”, come gli attuali consiglieri comunali di Tivoli Francesca Chimenti e Giovanni Mantovani, ex candidato sindaco del Centrosinistra alle elezioni del 2019 ed ex manager della “Acque Albule Spa”.

Ad annunciare la scomparsa del professor Pasqualino Ritucci con un post sul suo profilo Facebook è stato il figlio Giuseppe, membro del Direttivo del Partito Democratico di Tivoli.

“Un professore indimenticabile che riusciva sempre a strapparti un sorriso”, lo ricorda la consigliera comunale di Tivoli Francesca Chimenti.

“Caro prof, sempre presente nei ricordi di vita a me più cari. Il fatto di saperti non più tra noi mi addolora, un ultimo abbraccio da uno studente di liceo fortunato ed onorato di averti avuto come maestro di vita… mancherai”, l’intervento dell’architetto Cino Porcari.

Anche il professor Luigi Armando Gemmo ha voluto ricordare Pasqualino Ritucci col quale condivise un’esperienza professionale al Liceo Scientifico di Guidonia.

“Colleghi al Liceo Majorana per diversi anni, cercando ostinatamente il senso vero dell’insegnamento ed il dialogo con gli studenti, contro ogni forma di inutile autoritarismo”, le parole dell’ex docente.

“Ricordo con molto piacere Pasqualino, uomo colto, arguto, gioviale e sempre pronto alla battuta – è il commento dell’ex sindaco di Tivoli Giuseppe BaisiUna persona profondamente innamorata della politica, costantemente aggiornata sui fatti nazionali e locali.
Il suo ricordo rimarrà tra noi attraverso i figli Giuseppe e Sara, ai quali sono molto legato.

Ciao Professore, ci mancherai”.

L’ultimo saluto a Pasqualino Ritucci si terrà oggi, mercoledì 19 aprile alle ore 15 presso la Chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù in viale dei Platani 4 al Bivio di San Polo.

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