Un’amministrazione bandisce la gara d’appalto per un determinato importo a base d’asta, poi corregge un errore di calcolo e assegna il servizio.
A distanza di oltre due anni la nuova amministrazione decide di annullare la correzione e di decurtare all’azienda appaltatrice un importo di quasi un milione e mezzo di euro.
Cose che accadono soltanto al Comune di Guidonia Montecelio. Cose che capitavano durante l’amministrazione guidata dal Movimento 5 Stelle.
Così la Corte d’Appello di Roma ha riconosciuto alla Tekneko Srl e alla Fratelli Morgante Srl il diritto a ricevere l’intero corrispettivo di 48 milioni 117.062 euro e 89 centesimi previsto dal contratto di appalto senza la decurtazione di 1.314.531,82 a titolo di oneri della sicurezza.
E’ quanto stabilisce la sentenza numero 3486 depositata ieri, martedì 16 maggio, che ha confermato la sentenza 3121/22 emessa il 25 febbraio 2022 dal Tribunale di Roma – Sezione Specializzata in Materia di Impresa riconoscendo anche gli interessi alle due ditte che gestiscono il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti.
La vicenda risale al 2014, quando l’allora amministrazione di Centrodestra guidata dal sindaco Eligio Rubeis predispose il bando di gara, ma subito dopo – il 20 marzo 2014 – con la determinazione dirigenziale n. 21/14 l’Ente rideterminò gli oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso, ritenendoli pari a zero, anziché ad un milione 314.531,82.
Così il 24 aprile 2015 Tekneko Srl e Fratelli Morgante Srl si aggiudicarono la gara per il servizio di raccolta e trasporto di rifiuti urbani e servizi di decoro urbano per l’importo complessivo di 48.117.062,89.
Caduta l’amministrazione Rubeis e subentrati 5 Stelle, nel 2017 cambiarono le carte in tavola.
L’amministrazione guidata dal sindaco Michel Barbet, infatti, con la determinazione dirigenziale dell’11 dicembre 2017 annullò d’ufficio l’errata corrige relativa agli oneri per la sicurezza e iniziò a detrarre il milione 314.531,82 a titolo di oneri della sicurezza dalle fatture inviate mensilmente dalle ditte appaltatrici.
Un abuso in piena regola, sia secondo i giudici della Sezione Specializzata in Materia di Impresa del Tribunale di Roma che secondo la Corte d’Appello.
Con la sentenza pubblicata ieri il Comune di Guidonia Montecelio è stato condannato a non procedere ad alcuna detrazione a titolo di oneri della sicurezza ed a restituire quanto indebitamente decurtato, con conseguente pagamento integrale del corrispettivo secondo quanto previsto dall’articolo 6 del contratto di appalto e al pagamento degli interessi di mora per il ritardo nel pagamento delle fatture.
La sentenza condanna il Comune anche a rimborsare le spese del secondo grado di giudizio pari a ulteriori 16.800 euro per compenso, oltre al rimborso delle spese forfetarie.
“Per il Comune di Guidonia Montecelio – commenta il presidente della Tekneko Umberto Di Carlo – rappresenta un danno erariale di circa 170.000 euro tra interessi legali e spese di giudizio causati dall’incompetenza di chi ha gestito e sta gestendo l’appalto della Nettezza urbana”.