TIVOLI - Abusi su minori, l’ex Presidente dell’Azione Cattolica arrestato dalla Polizia

Mirko Campoli, insegnante di Religione ed ex vice preside dell’Istituto Fermi, accusato di violenze su 4 minori

“Era un uomo impossibile da odiare, un secondo padre, una persona conosciuta e ben voluta da tutti, capace di comprare il silenzio delle vittime con regali costosi, ma anche con l’ascolto, con la comprensione, con parole adatte a consolare dalle angosce dell’adolescenza”.

Mirko Campoli, 46 anni di Villa Adriana, ex Presidente dell’Azione Cattolica della Diocesi di Tivoli

E’ descritto così nel mandato d’arresto Mirko Campoli, il 46enne di Villa Adriana, arrestato lo scorso 5 maggio dagli agenti del Commissariato di Tivoli per violenza sessuale su minori (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

Mirko Campoli non è una persona qualunque.

Fedina penale immacolata, fino al 2021 è stato Responsabile nazionale dell’Azione Cattolica dei Ragazzi della Diocesi di Tivoli, Responsabile dell’Ufficio Scuola diocesano della Curia tiburtina, oltre che insegnante di Religione e vice preside dell’Istituto tecnico “Enrico Fermi” di Tivoli.

Il Procuratore di Tivoli Francesco Menditto tra la dirigente della Polizia Paola Pentassuglia e il sostituto commissario Davide Sinibaldi

Eppure, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Tivoli Chiara Miraglia non sembra aver faticato nel condividere le risultanze investigative degli agenti del pool specializzato nella violenza di genere e minori del Commissariato di Tivoli diretto da Paola Pentassuglia e nell’applicare a Mirko Campoli la misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico.

L’ex Presidente dell’Azione Cattolica è accusato di 4 episodi di violenza sessuale su adolescenti abusando della loro condizione di inferiorità fisica e psichica.

Accuse alle quali Mirko Campoli al momento non ha replicato, essendosi avvalso della facoltà di non rispondere in sede di interrogatorio di garanzia davanti al Gip chiara Miraglia che lo ha arrestato.

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E’ una vicenda di orrori, quella emersa stamane, martedì 23 maggio, durante una conferenza stampa tenuta dal Procuratore Capo Francesco Menditto che ha coordinato un’indagine lampo iniziata il 23 marzo scorso dopo la denuncia di un ragazzo appena maggiorenne.

Davanti agli investigatori del pool coordinato dal sostituto commissario Davide Sinibaldi, ad una psicologa e ad un consulente tecnico della Procura, in audizione protetta il giovane ha trovato la forza di raccontare fatti avvenuti a Guidonia e Tivoli tra la fine del 2016 – quando aveva 12 anni – e il febbraio del 2020, interrotti soltanto per l’intervento del Lockdown nazionale.

A quel punto, i poliziotti hanno iniziato a scandagliare la vita di Mirko Campoli e hanno recuperato un fascicolo risalente al 2017 e ben noto al pool anti-violenza del Commissariato tiburtino.

Era la denuncia di un ragazzino che oggi ha 23 anni e che nell’estate di sei anni fa partecipò ad un campo-scuola al Santuario di Loreto organizzato dal Consultorio diocesano della parrocchia di Villanova in cui Campoli era stato educatore.

Il ragazzo riferì che durante la gita l’insegnante di Religione avrebbe abusato di lui all’interno di una struttura, ma quella denuncia rimbalzò tra le Procure di Ancona e Tivoli fino ad essere archiviata nel 2021.

Così i poliziotti hanno convocato il 23enne ascoltandolo in audizione protetta e registrando i suoi racconti in cui ha confermato le accuse avanzate sei anni prima.

A seguire è stata la volta del fratello del 23enne, un ragazzo che oggi ha 17 anni, a riferire di presunti abusi subiti sempre tra Guidonia e Tivoli dal 2018 al febbraio 2020, l’anno del Lockdown.

Gli investigatori del Commissariato hanno ripercorso a ritroso le tracce di Mirko Campoli, che nel frattempo dal 2021 era stato rimosso dai suoi incarichi nell’ambito della Diocesi dal Vescovo di Tivoli Mauro Parmeggiani che decise di revocare al docente anche l’idoneità all’insegnamento della Religione cattolica.

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Durante l’indagine-lampo gli agenti hanno raggiunto la casa-famiglia a Roma dove l’ex Presidente dell’Azione Cattolica era stato assunto come educatore dal 2020.

Anche lì gli investigatori, oltre a sequestrare all’indagato cellulare e computer, hanno individuato un ulteriore episodio di presunta violenza ai danni di ragazzino oggi 13enne che ha raccontato con dovizia di particolari quello che succedeva la notte, quando l’ex insegnante restava a dormire con gli ospiti ragazzini.

Le ipotesi di reato contestate a Mirko Campoli sono gravissime, il Procuratore Menditto e il gip Miraglia ritengono concreto e attuale il pericolo di reiterazione da parte dell’ex vice preside dell’Istituto “Fermi”.

In un comunicato stampa gli inquirenti sottolineano che gli atti sessuali sono stati commessi nei confronti di minori affidati al 46enne dalle famiglie in virtù del rapporto di fiducia instaurato negli anni o in relazione al suo ruolo di educatore.

In poche parole, Mirko Campoli avrebbe approfittato sia di quella fiducia riposta dai genitori, sia della giovane e complicata età delle vittime e della loro inesperienza.

“La reiterazione delle condotte nel tempo – scrive il giudice Chiara Miraglia – è sintomatica della totale incapacità di contenere gli impulsi anche a dispetto delle possibili conseguenze dei suoi comportamenti sullo stato psico-fisico delle vittime”.

Contattato telefonicamente il difensore di fiducia di Mirko Campoli, l’avvocato Antonio Todero di Guidonia non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

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