Quando vivevano sotto lo stesso tetto non perdeva occasione per alzarle le mani, anche davanti al loro figlio piccolo.
Una volta separati, ha continuato a perseguitarla arrivando perfino a picchiare il nuovo compagno di lei.
Per questo martedì 6 giugno il Tribunale di Tivoli ha condannato in primo grado a 5 anni e 4 mesi di reclusione Walid D., un cittadino tunisino di 35 anni, per maltrattamenti in famiglia e stalking.
Il Collegio presieduto da Cristina Mazzuoccolo – a latere i giudici Teresa Garcea e Maria Grazia Patrizi – ha condiviso la tesi della Procura di Tivoli e condannato l’imputato alle pene accessorie dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici, dell’interdizione legale per la durata della pena, oltre alla sospensione della patria postestà per un periodo di tempo pari al doppio della pena inflitta.
Secondo la ricostruzione della Procura, Walid D. dal 2017 al 2020 avrebbe tenuto una condotta aggressiva e violenta nei confronti della compagna, una donna italiana di 36 anni insieme alla quale aveva vissuto tra San Cesareo, Colonna e Roma.
Insulti, minacce, botte, anche alla presenza del loro figlio minore, un clima di sopraffazione durato fino alla separazione.
Separazione che il 35enne tunisino non avrebbe mai accettato, se è vero che avrebbe continuato a telefonarle con modi aggressivi e messaggi contenenti minacce di morte. Secondo la Procura, ad agosto 2021 Walid D. sarebbe arrivato a forare gli pneumatici dell’auto dell’ex e successivamente ad aggredire il nuovo compagno della donna.
La 36enne italiana si è costituita parte civile nel processo e il Tribunale di Tivoli le ha riconosciuto una provvisionale immediatamente esecutiva di 10 mila euro che l’ex compagno dovrà versarle a titolo di risarcimento danni.