GUIDONIA - Anziano ucciso a coltellate in casa, chi sono gli amanti diabolici

Tamara, la colf della vittima, e Danilo, il compagno: una relazione nata su un sito di incontri

Lei è descritta dagli inquirenti come una donna dalla personalità fragile.

Lui, un manipolatore dotato di personalità controllante e dispotica.

E’ il ritratto emerso dopo un anno di indagini di Tamara Antonini e Danilo David, la coppia arrestata ieri mattina, giovedì 15 giugno, dalla Polizia per essere gravemente indiziata dell’omicidio pluriaggravato di Luigi Panzieri, il pensionato di 86 anni, ritrovato cadavere nella tarda mattinata di mercoledì 6 aprile 2022 nel suo appartamento di via Monte Rosa 2, a Colleverde, quartiere di Guidonia Montecelio (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

Il condominio di via Monte Rosa 2 a Colleverde di Guidonia, dove si è consumato il delitto

Per un anno gli investigatori della Sezione Omicidi della Squadra Mobile di Roma e del Commissariato di “Tivoli- Guidonia”, coordinati dalla Procura della Repubblica di Tivoli, hanno intercettato le conversazioni e monitorato spostamenti e abitudini della coppia arrivando a raccogliere una serie di fonti di prova sufficienti per rinchiuderli in carcere.

Tamara Antonini, 47 anni, risiede a Fonte Nuova e lavorava come donna delle pulizie di Luigi Panzieri.

Danilo David, 51 anni, risiede a Scandriglia, in provincia di Rieti, ed è una ex guardia giurata.

La loro relazione sarebbe nata su un sito di incontri, un rapporto considerato diabolico e malato se è vero che Tamara, per salvare il suo Danilo dal carcere, sarebbe stata indotta ad auto-accusarsi davanti ai poliziotti, tirando in ballo un fantomatico complice romeno rivelatosi inesistente e cambiando più volte versione.

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Dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Tivoli eseguita ieri mattina dagli agenti, emerge che a distanza di pochi giorni dal delitto, Danilo avrebbe addirittura pianificato l’eliminazione di Tamara pur di guadagnarsi l’impunità per l’omicidio di Luigi Panzieri.

I poliziotti hanno accertato che il 51enne ha accompagnato la donna nei pressi di un negozio di casalinghi, inducendola ad acquistare un flacone di acido muriatico con il quale Tamara avrebbe dovuto tentare il suicidio per simulare con la polizia una sorta di pentimento per quanto da lei commesso.

In realtà, per cause indipendenti dalla volontà di Tamara, l’istigazione a togliersi la vita non era andata a buon fine.

Tuttavia l’ipotesi investigativa è stata riconosciuta fondata anche dal Giudice per le indagini preliminari, convinto che Danilo abbia architettato tutto per “garantirsi il silenzio dell’unica persona che l’avrebbe potuto collocare sulla scena del crimine con il giusto ruolo”.

D’altronde, i sospetti per quell’atroce delitto in casa si erano concentrati fin da subito su Tamara Antonini.

La colf raccontò che la mattina dell’omicidio era uscita dall’appartamento di via Monte Rosa 2 per fare la spesa.

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Gli investigatori della Omicidi e del Commissariato hanno passato al setaccio gli spostamenti di Tamara ricostruendo la mattina del 6 aprile 2022.

Pare che Danilo David sia penetrato in casa Panzieri per rubare oggetti preziosi e contanti sfruttando la relazione domestica svolta dalla donna presso la residenza dell’anziano.

Doveva essere un furto facile facile, nelle intenzioni dell’ex guardia giurata.

Ma l’86enne potrebbe averlo sorpreso e a quel punto l’uomo lo uccise con ripetuti fendenti inferti con un’arma da taglio, impossessandosi di una catenina e di 4 anelli d’oro, oltre ad una carta libretto smart e una postepay.

Secondo gli inquirenti, a inchiodare la coppia sono i numerosi elementi raccolti relativi agli spostamenti di quella mattina.

Dopo aver prelevato circa 700 euro al bancomat, Tamara Antonini era tornata a casa della vittima e, nel tentativo di precostituirsi un alibi, aveva suonato al citofono di Luigi Panzieri, fingendosi sorpresa per la mancata risposta.

Dopodiché aveva allertato il portiere del condominio di via Monte Rosa 2, che a sua volta contattò Gabriella, la figlia della vittima.

Giunta poco dopo sul posto, fu la donna ad entrare in casa e a scoprire il corpo senza vita del padre.

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