TIVOLI – Alessandro, alcuni romeni hanno tentato di proteggerlo dai calci delle belve

Lo hanno soccorso mentre era esanime a terra e gli aggressori infierivano

La vittima esanime sul selciato.

Gli aggressori con gli occhi iniettati di sangue che infieriscono.

Alcuni romeni che tentano di proteggere il corpo della vittima e vengono colpiti dai connazionali.

E’ un retroscena che la dice lunga sulla violenza inaudita, feroce, senza alcuna pietà, subìta da Alessandro Castellaccio per mano di Ion Voicu e Mircea Nasaf, i due operai romeni arrestati stamane, mercoledì 28 giugno dai carabinieri.

Il retroscena emerge dal comunicato stampa diffuso oggi dal Procuratore Capo di Tivoli Francesco Menditto in cui viene ricostruita l’aggressione mortale di Alessandro Castellaccio, il 40enne di Tivoli massacrato a calci e pugni in faccia domenica pomeriggio 18 giugno nel Centro storico della città.

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“Alcuni dei presenti alla terribile scena – si legge nel comunicato stampa – si sono frapposti tra la vittima e i suoi aggressori, cercando di proteggere il corpo del 40enne da ulteriori colpi”.

Dalle testimonianze raccolte dai carabinieri è emerso inoltre che Ion Voicu non ha materialmente proseguito l’aggressione perché bloccato da terze persone, che con difficoltà – dopo che lui aveva sferrato il primo violentissimo colpo a causa del quale Castellaccio era caduto a tema – sono riuscite a contenerlo.

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