SANT’ANGELO ROMANO – Realizza uno sfascio abusivo sul terreno della suocera, denunciato

Blitz della Forestale su segnalazione del Corpo nazionale ambientale

Quando i militari hanno visto la situazione devono essersi messi le mani tra i capelli. Sparsi sul terreno c’era di tutto, auto, furgoni, scooter, biciclette e perfino una roulotte, senza contare mobilio ed elettrodomestici in disuso.

Una delle tante auto abbandonate e rinvenute dai Carabinieri Forestali sul terreno a Sant’Angelo Romano

Per questo ieri, martedì 19 settembre, i Carabinieri Forestali della stazione di Guidonia Montecelio, hanno sequestrato un’area di circa 3.600 metri quadrati nelle campagne di Sant’Angelo Romano a ridosso della via Palombarese.

A finire nei guai è stato un 65enne italiano, residente a Guidonia Montecelio, denunciato per gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi in qualità di gestore del terreno di proprietà dell’anziana suocera.

Secondo le prime informazioni raccolte dal quotidiano on line della Città del Nordest Tiburno.Tv, il blitz della Forestale è scattato a seguito di una denuncia presentata dagli ispettori del Corpo Nazionale Ambientale, Associazione convenzionata col Comune di Sant’Angelo Romano per la tutela del territorio.

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A quel punto, i carabinieri hanno ottenuto dalla Procura di Tivoli un decreto di perquisizione e ieri mattina si sono presentati nel terreno del 65enne insieme ai militari della stazione di Sant’Angelo Romano.

Una panoramica dei rifiuti accatastati nell’area gestita dal pensionato 65enne di Guidonia Montecelio

Nell’area gestita dal pensionato erano abbandonate diverse vetture, perfino mezzi radiati dalla circolazione, alcune di sua proprietà, altre di terze persone, tra cui una Peugeot 106, una Nissan Primera, una Citroen Acadiane, una Hyundai Tiburon, un minibus Iveco Turbo Daily, una roulotte senza targa e due barche senza motore.

E ancora: due carrelli di auto, uno dei quali con un pianale di legno e una stufa sopra; tubi di ferro; un carrello della spesa; un lavandino; un banco frigo; una scala; reti metalliche; una bicicletta e scarti di materiale idraulico.

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E non è finita.

Pneumatici, forno a microonde, aspirapolvere, tosaerba, ventilatori, lampadari, una stufa elettrica e perfino due gruppi elettrogeni.

Pezzi di motorino, estintori, secchi con residui di vernice, batteria per auto, un fusto con residui di olio d’oliva. Senza contare rifiuti di legno, di vetro, di polistirolo, ingombranti tra cui materassi, frigoriferi, addirittura un bagno chimico, oltre a mattoni e altri scarti di materiale edile.

Insomma, una discarica abusiva a cielo aperto nelle campagne: il 65enne è stato nominato custode giudiziario dell’area fino alla bonifica.

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