TIVOLI – “Io, maltrattata da mio marito davanti ai nostri figli”: assolto

L’uomo deve risarcire 300 euro per averle strappato una ciocca di capelli durante un litigio

Le accuse erano pesantissime e dai racconti della moglie era emerso un clima di terrore all’interno delle mura domestiche. Ma in aula è emersa una verità un po’ diversa.

Per questo ieri, martedì 19 settembre, il Tribunale di Tivoli ha assolto un 57enne dentista dalle accuse di maltrattamenti in famiglia perché il fatto non sussiste. Il Collegio presieduto dal giudice Cristina Mazzuoccolo – a latere i giudici Rosamaria Mesiti e Teresa Garcea – ha considerato non punibile per la particolare tenuità del fatto l’accusa di lesioni cagionate dal marito alla donna durante un litigio.

Secondo quanto denunciato dalla donna ai carabinieri, la coppia abitava in una cittadina lungo la via Tiberina e dal matrimonio erano nati due figli minori di 13 e 15 anni.

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Ma la relazione andò in crisi e – secondo l’accusa – dal 2020 il marito l’avrebbe maltrattata anche davanti ai loro ragazzi. In particolare, la donna ha denunciato anche un’aggressione da parte dell’uomo avvenuta in casa il 14 dicembre 2020: in quell’occasione il dentista le avrebbe strappato una ciocca di capelli procurandole inoltre una lesione al cuoio capelluto e un trauma al polso medicati in ospedale e giudicati guaribili in dieci giorni.

Per questo l’uomo era stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento.

All’esito del dibattimento, il Tribunale di Tivoli ha scagionato con formula piena il 57enne dall’accusa di maltrattamenti in famiglia e ha ritenuto non penalmente rilevante lo strappo della ciocca di capelli.

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Tuttavia il Collegio ha condannato l’imputato al risarcimento danni a favore della moglie di 300 euro per le lesioni procurate al cuoio capelluto, oltre a 3.592 euro per le spese di costituzione di parte civile nel processo.

Il Tribunale ha inoltre revocato il divieto di avvicinamento al quale il dentista era sottoposto fino a ieri.

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