L’Autorità Giudiziaria gli aveva imposto di restare a debita distanza dalla ex e per controllarlo gli aveva applicato il braccialetto elettronico. Lui invece ha continuato ad avvicinarla assillandola anche sui Social Network.
Per questo sabato 16 settembre gli investigatori del Commissariato Distaccato di Tivoli, coordinati dal “Gruppo uno” della Procura tiburtina, hanno eseguito nei confronti del cittadino egiziano M. Y. A. A. di 55 anni, la misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico.
Il provvedimento, emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Tivoli su richiesta della Procura della Repubblica, si è reso necessario poiché l’uomo, indagato per i maltrattamenti in ambito domestico nei confronti della moglie, cittadina di nazionalità romena di 51 anni, nonostante fosse già gravato dalla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa famigliare, del divieto di avvicinamento alla parte offesa con “braccialetto elettronico” e, ancora, del divieto di dimora nel comune di Guidonia Montecelio, ha continuato ad assillare la donna tramite i social media, l’ha avvicinata più volte ed ha continuato a dimorare nella Città dell’Aria, del tutto incurante delle restrizioni in atto.
L’attività d’indagine espletata dagli agenti del Commissariato, che hanno attentamente monitorato gli spostamenti dell’indagato accertando le violazioni alle prescrizioni imposte e le segnalazioni della stessa vittima, hanno permesso l’emissione della misura cautelare da parte dell’Autorità Giudiziaria.