Promuovere l’integrazione creando spazi comuni e consulte. E’ soltanto una delle richieste avanzate sabato pomeriggio 20 ottobre dai partecipanti alla prima “Marcia della Pace e dell’Inclusione”, un’iniziativa di solidarietà promossa dal Centro culturale “Al Abrar” e dal Centro sociale “Don Andrea Gallo” e patrocinata dal Comune di Tivoli e dal Comune di Guidonia Montecelio (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Per la prima volta circa 150 persone di ogni età, sesso, provenienza, religione, lingua e tradizione, si sono riunite tutte insieme per segnare un inizio ad un percorso d’integrazione fra le diverse comunità della zona.
E lo hanno fatto in piazza della Repubblica a Villalba di Guidonia, tristemente nota per gli episodi di violenza avvenuti sabato 13 maggio 2023 e documentati da un video choc di Tiburno.Tv che ha fatto il giro del web (CLICCA E GUARDA IL VIDEO DI TIBURNO).
In quel caso un gruppo di nordafricani furono filmati coi cellulari a lanciare bottiglie contro le vetrine del “Bar Mesopotamia” di piazza della Repubblica, gestito da un commerciante romeno (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
L’episodio di violenza ispirò il Centro culturale “Al Abrar” e il Centro sociale “Don Andrea Gallo ad organizzare la Marcia, alla quale sabato hanno aderito numerose realtà del territorio: l’associazione “Tibur Ecotrail”, l’Associazione “Centro Maria Gargani Onlus” di Villalba di Guidonia, le sezioni ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) di Guidonia e di Tivoli, la “Casa dei Diritti Sociali Valle dell’Aniene”, la “Usb Asia” (“Associazione Inquilini e Abitanti”), il “Comitato contro la guerra di Tivoli”, la Cgil, il Centro Accoglienza Guidonia, il CSV (Centro Servizi Volontariato Guidonia), l’Associazione Umanista “Atlantide”, l’Associazione “Arcobaleno” e la “Gps” di Tivoli.
“La prima marcia della Pace è stato un bellissimo momento, un momento magico che rimarrà nella storia! – commentano gli organizzatori in un comunicato alla redazione di Tiburno.Tv – Si è gridato a gran voce il nostro desiderio di pace universale condannando le troppe guerre, e troppe vittime innocenti. Ma condannando anche mafia, corruzione, evasione, falsità, razzismo, egoismo, censura, indifferenza, violenza e discriminazione verso gli immigrati, le donne, i bambini, gli anziani, dentro casa e nel lavoro.
Abbiamo fatto sentire la nostra voce, nel contribuire a far crescere la cultura della pace, dell’uguaglianza, della solidarietà, dell’accoglienza, dell’onestà e del rispetto. Troppi soldi vengono spesi in armamenti e troppi pochi per il welfare.
L’integrazione nelle periferie è possibile, ma servono fondi. Si è chiesto alle istituzioni comunali di Tivoli e Guidonia di promuovere l’integrazione creando spazi comuni e consulte, che aiutino le persone ad una più facile integrazione”.
“La manifestazione della pace – concludono gli organizzatori – è stata un grande momento di partecipazione attiva, che ci ha dato un’opportunità di agire in prima persona, perché non basta parlare o delegare, dobbiamo essere sempre tutti protagonisti, partecipi concretamente nei fatti e responsabili.
La storia la facciamo noi. La storia siamo noi”.