Un triste episodio è avvenuto nel centro storico di San Polo dei Cavalieri. Una mano ignota ha disseminato per le strade del borgo delle polpette avvelenate. A farne le spese un piccolo barboncino di nome Maciste che, mangiandone alcune, ha avuto delle crisi epilettiche ed è entrato in coma. La sua padrona, Martina Sforza, ha affidato ai social il suo furente sfogo:
“Questa sera, tornata a casa dal lavoro, non ho trovato il mio cane scodinzolare per la felicità nell’avermi rivisto o saltare affinché lo prendessi in braccio. Tutto questo – scrive la donna – non è stato possibile perché uno o più esseri (che non riesco a definire) hanno deciso di mettere polpette avvelenate in più punti al paese vecchio, precisamente fuori casa! Maciste è quindi ricoverato nella Clinica Veterinaria Borghesiana, sedato, in coma, in prognosi riservata, arrivato in clinica con crisi epilettiche“.
Poi continua: “Come puoi svegliarti una mattina e pensare di lasciare delle polpette avvelenate in un qualche posto così da uccidere gatti, cani o qualunque altro animale. Ed è ancora più assurdo pensare che le hai preparate usando una padella che hai in casa (che magari un giorno, volesse Dio, potresti anche usare per sbaglio)“.
Non è la prima volta che a San Polo qualcuno se la prende con gli animali. Un anno fa, infatti, saliva agli onori della cronaca un pistolero che impallinava i gatti del centro storico. Forse gli episodi potrebbero essere correlati.
“Siete degli esseri inutili, spregevoli, privi di sentimenti e di sensibilità. Sfogate la vostra frustrazione sugli animali. Un uomo può offrirti un cordiale saluto, oppure mandarti all’inferno. Ma quando un cane dimena la coda, tu sai che ti ama in eterno” ha concluso la donna.