Si è avvicinato al locale con nonchalance, come fosse un passante qualunque. Scarpe e tuta da ginnastica, piumino, volto rigorosamente scoperto.
Il mini-market di via Tiburtina a Villalba di Guidonia gestito dal bengalese Mohammed Abdurrahman
Così all’alba di oggi, domenica 3 dicembre, un uomo ha appiccato le fiamme ai danni del mini-market al civico 116 di via Tiburtina, a Villalba, quartiere del Comune di Guidonia Montecelio sempre più spesso alla ribalta della cronaca nera.
L’attività commerciale, gestita da un cittadino bengalese, ha subito diversi danni. Sul caso indagano i carabinieri della Compagnia di Tivoli.
Le tende da sole del locale danneggiate dalla fiamme
Secondo le prime informazioni raccolte dal quotidiano on line della Città del Nordest Tiburno.Tv, il piromane è entrato in azione alle 5,09 di stamane.
Il muro esterno annerito dall’incendio
E’ arrivato a piedi lungo il marciapiedi proveniente da via Liguria, si è avvicinato ad un contenitore di carta e cartone antistante l’ingresso del locale, si è guardato intorno e al momento opportuno con un accendino ha appiccato il fuoco.
Nel rogo è stato danneggiato anche il condizionatore
Un “lavoretto” di 30 secondi dopodiché l’attentatore si è dileguato infilandosi il cappuccio del giubbotto, mentre il rogo ha avvolto le due tende da sole, il condizionatore, il cassone per carta e cartone e quello per le bottiglie di vetro, oltre a danneggiare la parete esterna del locale.
La tenda d’ingresso è rimasta coinvolta nell’incendio
Per domare le fiamme è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco.
Ma il piromane – un uomo dall’apparente età di 50 anni e alto almeno un metro e ottanta – non ha fatto i conti con una dashcam, una videocamera installata su un’auto in sosta davanti al mini-market che ha ripreso tutta la scena.
Mohammed Abdurrahman, il cittadino bengalese che da tre mesi gestisce l’attività commerciale, ha presentato formale denuncia al momento contro ignoti. Saranno le indagini dei carabinieri ad identificare l’attentatore.
A sentire i gestori del locale, nei tre mesi di attività non si sarebbero mai verificati diverbi o incomprensioni con nessuno.
