TIVOLI – Ospedale sequestrato, richiesto un incontro per la gestione dell’emergenza

I sindacalisti Cisl sollecitano il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca

“Quanto successo all’ospedale di Tivoli è assurdo ed inaccettabile”.

Così in una nota Enrico Coppotelli, Giancarlo Cosentino e Lucilla Boschero, dirigenti della Cisl Lazio, sull’incendio divampato nella tarda serata di ieri, venerdì 8 dicembre, al “San Giovanni Evangelista”, costata la vita a tre pazienti ultraottantenni.

“E’ chiaro che il primo pensiero va alle vittime, ai feriti e ai loro familiari – aggiungono Coppotelli, Giancarlo Cosentino e Lucilla Boschero – E’ evidente che la solidarietà impone di dare il proprio contributo per gestire una situazione di emergenza difficilissima. Anche e soprattutto in considerazione dell’inevitabile impatto che tutta questa situazione avrà sul Servizio Sanitario Regionale.

Quello che è successo nella notte mette davvero i brividi: quattro pazienti morti, circa 200 persone, tra pazienti e sanitari, evacuati dai vari reparti. Tra questi sette bambini e una donna incinta. Le urla, le preghiere e la disperazione danno il senso di una tragedia enorme”.

“Un ringraziamento al personale medico e sanitario che senza timore ha assistito e messo in sicurezza tutti i presenti, un grazie ai Vigili del Fuoco ed alle Forze dell’ordine per come hanno affrontato e stanno affrontando la situazione – proseguono i dirigenti Cisl – Ma dovrà esserci, in tempi urgenti, il momento per capire come è potuto succedere e quali sono le responsabilità, soprattutto per accertare i fatti e comprendere quello che è successo.

Le morti sul lavoro sono inaccettabili.

Le morti in una struttura sanitaria come un ospedale lo sono allo stesso modo perché aggiungono un ulteriore elemento di assurdità. Le regole vanno rispettate e fatte rispettare i controlli vanno effettuati e fatti effettuare e crediamo che sia altrettanto urgente una mappatura dei sistemi di sicurezza degli Ospedali Laziali”.

“Questo è il momento della solidarietà, ma necessariamente dovrà esserci quello dell’analisi delle cause – concludono i sindacalisti – Ora è altrettanto importante gestire questa tragedia soprattutto prevedendo un nuovo punto di soccorso che possa, in parte, sopperire alla chiusura del DEA – nel riorganizzare le risorse umane e materiali e nel creare un centro informazioni per continuare a fornire assistenza sanitaria alle persone che erano nel nosocomio e per quelle che ne avranno bisogno nei prossimi giorni e chiaramente mettere in condizione il personale impegnato nella struttura di poter continuare a lavorare e fornire assistenza, soprattutto alla luce del fatto che l’ospedale di Tivoli interessa una popolazione di oltre 400mila abitanti”.

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