GUIDONIA – Sventrano il portone con l’auto-ariete, ladri in fuga a mani vuote

Le telecamere riprendono 5 uomini incappucciati. La Polizia indaga

Per fare irruzione hanno utilizzato uno schema collaudato, ma probabilmente non hanno pianificato il colpo alla perfezione.

Tant’è che una volta all’interno hanno subito desistito trovandosi davanti a gigantesche bobine di cavi trasportabili soltanto su un tir, non certo a bordo di una Fiat Panda.

Lo stabilimento della “Link Srl” di via Bruno Pontecorvo nell’area industriale di Guidonia

E’ finito così l’assalto messo a segno stanotte ai danni dello stabilimento della “Link S.r.l.”, un’azienda leader nella fabbricazione di cavi elettrici con sede al civico 10 di Via Bruno Pontecorvo, strada centrale dell’area industriale lungo la via Tiburtina a Guidonia Montecelio (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

Tutto è accaduto a mezzanotte e 35 di oggi, giovedì 11 gennaio, ed è stato ripreso dalle telecamere di sicurezza dell’azienda che commercia cavi e connettori audio, video, Ethernet, illuminazione, fibra ottica, alimentazione e ibridi: materiale di ingente valore economico.

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La Fiat Panda rubata utilizzata come ariete e abbandonata dopo l’assalto di stanotte

L’impianto ha filmato 5 uomini incappucciati, uno dei quali ha scavalcato il cancello esterno nel tentativo di manomettere il motore. A quel punto, la banda ha lanciato in retromarcia contro il cancello una Fiat Panda, rubata poco prima a Tivoli Terme. Sotto i colpi della vettura il cancello è uscito dal binario e a quel punto i malviventi si sono trovati la strada spianata per utilizzare la vettura come ariete anche contro il portone sezionale d’accesso allo stabilimento.

Due colpi ben assestati in retromarcia sono stati sufficienti per penetrare all’interno del magazzino mentre l’allarme suonava all’impazzata.

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Deve essere stata una sorpresa anche per i malviventi ritrovarsi davanti a bobine di rame gigantesche per cui i cinque hanno abbandonato il piano e si sono dileguati a bordo di un’altra auto di appoggio prima dell’arrivo della vigilanza e della Polizia, lasciando la Fiat Panda rubata all’ingresso dello stabilimento.

Sul caso indagano gli agenti del Commissariato di Tivoli.

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