Da Quirina Papili di Villalba di Guidonia riceviamo e pubblichiamo:
“I media trattano quotidianamente la violenza sulle donne soffermandosi esclusivamente sui rapporti di coppia e tralasciando situazioni in cui le donne sono costrette a subire da estranei maltrattamenti, botte, truffe, estorsioni.
Sono un ex dipendente del comune di Guidonia, e già nel 1979 fui tra i precursori e firmatari dei progetti pilota con cui si organizzavano i servizi sociali, progetti che furono in seguito adottati in tutt’Italia.
Avendo vissuto quarant’anni a contatto con il disagio sociale posso senz’altro dibattere l’argomento violenza in tutte le sue sfaccettature.
Tramite la Guardia di Finanza di Guidonia, nell’ottobre 2022 inoltrai alla Procura della Repubblica di Tivoli una dettagliata denuncia querela di 9 pagine contro alcuni soggetti: l’Amministratore del Condominio di via Palermo numero 10 a Villalba di Guidonia e alcuni condòmini, diversi Avvocati, uno Stalker, due Periti edili.
Nella denuncia querela erano contemplati reati nient’affatto trascurabili: frodi processuali, truffa, estorsione, minacce, falso ideologico, danneggiamenti, appropriazione indebita, false fatturazioni.
Io e mio fratello fummo interrogati poco tempo dopo dalla Guardia di Finanza che chiese spiegazioni su un solo punto rispetto ai 35 della denuncia querela…
Mi sembrò ovvio che gli avvocati protagonisti della vicenda godessero di una garanzia d’impunità nel loro stesso ambiente: infatti il Pubblico Ministero archiviò frettolosamente prima che integrassi la documentazione.
Dubito però che i magistrati non sappiano quanto sia difficile, se non impossibile, reperire un avvocato che persegua colleghi per di più appartenenti allo stesso Foro.
Dalla fitta documentazione che può essere prodotta, risulta come le due avvocate principalmente responsabili delle azioni estorsive di carattere giudiziario abbiano promosso da anni procedimenti inventati, ‘processi preventivi’, per evitare che promuovessi causa civile per risarcimento danni da lucro cessante contro il Condominio di via Palermo numero 10 a Villalba, contro l’Amministratore e contro un condòmino proprietario di abusi edilizi; nonché che promuovessi altri procedimenti per essere risarcita degli ulteriori danni subiti a opera di un condòmino che mi pestò nel 2017, e a opera dei professionisti trasposti nella denuncia querela.
Costoro vanno inanellando con dolo una serie sconcertante di procedimenti per occultare truffe, spoliazioni fraudolente, in un crescendo confusionario e vorticoso, financo con riproposizioni di atti e richieste già respinte in giudizio ’ne bis in idem’…
Il 14 febbraio 2023 Tiburno pubblicò una mia lettera nella quale denunciavo sommariamente i fatti di cui ero, e sono tutt’ora, vittima anche a causa delle omissioni dei magistrati tivolesi (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Col patrocinio di un avvocato di Tivoli ho appena iscritto a ruolo il primo processo per risarcimento danni nel quale l’Amministratore è anche il primo dei miei debitori sicché nel frattempo le azioni estorsive e intimidatorie, non solo di carattere giudiziario, si sono intensificate.
E’ dovere inderogabile del Procuratore della Repubblica di Tivoli, dottor Francesco Menditto, attivare uno dei suoi sostituti onde salvaguardare la mia incolumità fisica già compromessa dalle aggressioni fisiche, dalle estorsioni e dallo stalkeraggio continuativo e ininterrotto tutt’ora in essere da anni e perseguire i responsabili che hanno nomi e cognomi ‘famigerati’ sulla piazza.
Spero ardentemente che mio fratello, che vive con me per proteggermi, non sia costretto a sporcarsi e ricorrere a mezzi incivili assodata da tempo l’inciviltà proverbiale dei condòmini del Condominio di via Palermo numero 10 dove impera la ‘cultura analfabeta’ nonché il livello delinquenziale di alcuni dei professionisti implicati”.