TIVOLI - Tribunale, va al processo con hashish e cocaina in tasca

Un 34enne del Mali beccato all’ingresso dalle guardie giurate: le dosi nell’ovetto Kinder

Si è presentato al portone d’ingresso con una birra in mano e in condizioni psico-fisiche apparentemente alterate. Ma nessuno si sarebbe mai aspettato che portasse con sé anche le dosi di droga per uso personale.

Il Tribunale di Tivoli

E’ accaduto stamane, venerdì 16 febbraio, al Tribunale di Tivoli.

Secondo le prime informazioni raccolte dal quotidiano on line della Città del Nordest Tiburno.Tv, il protagonista del caso è un cittadino originario del Mali di 34 anni, da dieci con regolare permesso di soggiorno in Italia.

I controlli delle guardie particolari giurate all’ingresso del Tribunale di Tivoli

Pare che l’uomo oggi dovesse testimoniare come parte offesa in un processo penale all’interno del Palazzo di Giustizia di viale Arnaldi. Così, sorseggiando una birra Tennent, è stato fermato per il rituale controllo da parte delle guardie particolari giurate della “Puma Service” in servizio al portone d’ingresso.

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Gli agenti hanno invitato il 34enne a lasciare la bottiglia all’esterno, a depositare il borsello sul nastro trasportatore del controllo radiogeno e a passare sotto al metal detector.

Decisivo è stato il radiogeno, l’apparato in grado di individuare oggetti metallici e ordigni esplosivi contenuti all’interno di borse e valigie. Le guardie giurate hanno notato nel borsello un pezzo di ferro a forma di pipa e a quel punto hanno invitato l’uomo a svuotarlo del contenuto.

Si trattava proprio di una pipetta di quelle utilizzate per fumare il crack, la sostanza stupefacente ricavata dalla cocaina.

Così l’attenzione degli agenti si è concentrata anche sulla capsula gialla dell’ovetto di cioccolata “Kinder Sorpresa”, anch’essa tra gli oggetti contenuti nel marsupio: all’interno c’erano una dose di cocaina e un modica quantità di hashish.

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Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Tivoli.

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