Insieme hanno aggredito e derubato un coetaneo, dopodiché uno è fuggito mentre l’altro si è scagliato contro i carabinieri intervenuti.
Per questo ieri, martedì 12 marzo, il Tribunale di Tivoli ha condannato in primo grado per rapina aggravata, lesioni personali, resistenza, minacce e lesioni a pubblico ufficiale Giordano P., 24enne italiano di Genazzano, e Mario M., 31enne italiano di Cave.
Il Collegio presieduto da Rosamaria Mesiti – a latere i giudici Teresa Garcea e Giovanna Riccardi – ha condiviso la ricostruzione della Procura di Tivoli e inflitto al 24enne per tutti e tre i reati una pena di 5 anni, sei mesi e una multa di 1.600 euro, oltre al pagamento delle spese processuali e alle pene accessorie dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici e dell’interdizione legale durante la pena.
I giudici hanno condannato il 31enne per i primi due reati ad una pena di 5 anni, 3 mesi e una multa di 1.300 euro, oltre al pagamento delle spese processuali e alle pene accessorie dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici e dell’interdizione legale durante la pena, assolvendolo però dall’accusa di minacce e lesioni a pubblico ufficiale.
Secondo la ricostruzione dei magistrati, nella serata del 13 luglio 2022 a Olevano Romano Giordano P. e Mario M. aggredirono un giovane romeno, spintonandolo e strappandogli dal collo due catenine d’oro.
Soccorso e accompagnato in ospedale, il ragazzo fu medicato per il trauma al collo e dimesso con una prognosi di 3 giorni.
Durante la notte i carabinieri intercettarono gli autori della rapina, ma i due italiani per garantirsi la fuga colpirono a manate sul volto un appuntato. Il militare continuò a rincorrerli, ma fu prima colpito alla gamba sinistra con un’antenna divelta da un’abitazione, poi investito da una scarica di calci al volto e al corpo.
In suo soccorso intervenne un collega maresciallo, contro il quale i due rapinatori scagliarono una transenna per garantirsi la fuga.
In realtà, soltanto Mario M. riuscì a dileguarsi nella campagna circostante, mentre i due carabinieri bloccarono con non poca fatica Giordano P. fino ad ammanettarlo.
Tuttavia il 24enne continuò a inveire contro i militari minacciando di morte loro e le rispettive famiglie.
Giordano P. è attualmente detenuto agli arresti domiciliari, mentre Mario M. è sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Le motivazioni della sentenza saranno depositate tra 90 giorni.