Niente benzina, niente buoni pasto.
Sarebbe questa la condizione in cui si trovano da 4 mesi gli operatori sanitari in servizio all’ospedale “San Giovanni Evangelista” di Tivoli trasferiti presso altri presidi dopo il tragico incendio divampato nella notte tra venerdì 8 e sabato 9 dicembre 2023.
A denunciarlo pubblicamente è Dimitri Cecchinelli, Segretario territoriale Cisl Funzione Pubblica che ieri, venerdì 15 marzo, ha diffidato e messo in mora la Asl Roma 5 attraverso l’Avvocato David Conti per mancata erogazione degli Elementi Stipendiali.
Nel documento, inviato al Direttore Generale facente funzioni Filippo Coiro e al Direttore Sanitario Aziendale della Asl Roma 5 Franco Cortellessa, l’avvocato Conti evidenzia che il 22 febbraio scorso Cecchinelli aveva già richiesto il pagamento in favore dei dipendenti dell’ospedale di Tivoli, trasferiti presso altre strutture sanitarie satelliti.
In particolare il dirigente Cisl aveva richiesto l’erogazione del rimborso chilometrico come previsto dall’accordo decentrato del 19 dicembre 2023 e i buoni pasto ai dipendenti aventi diritto, mai versati da 4 mesi.
“Si evidenzia altresì – scrive nella diffida l’avvocato Conti – che codesta amministrazione non ha provveduto al pagamento in favore dei dipendenti del plus orario maturato presso servizi di nuova attivazione in tutte le aree distrettuali come Ambufest, Sale Prelievi, ed altre, includendo altresì il mancato inserimento delle quadrature dell’orario di servizio presso il presidio di Palestrina”.
“Si precisa altresì – si legge ancora nella diffida – che codesta ASL si trova in ritardo rispetto ai tempi previsti dall’ultima Legge di Bilancio in merito alla pubblicazione dei bandi per la stabilizzazione del personale precario, lo stesso ritardo è evidente nella pubblicazione dei bandi relativi alle progressioni economiche (DEP)”.
Nella diffida si concedono 7 giorni, trascorsi i quali senza positivo riscontro il Segretario territoriale Cisl Funzione Pubblica annuncia di voler procedere come per legge.