Da giorni lamentava un dolore particolarmente acuto, per questo il suo medico curante gli aveva prescritto un esame urgente. Così, una volta prenotata la prestazione, si è presentato in ospedale ma ha trovato l’ambulatorio chiuso.
La Casa della Salute di Palombara Sabina
E’ accaduto martedì pomeriggio 9 aprile alla Casa della Salute di Palombara Sabina, nosocomio di competenza della Asl Roma 5 di Tivoli.
Il malcapitato paziente è Manuel Iasevoli, 37 anni di Castel Madama, ex macellaio di un supermercato di Tivoli, oggi imprenditore commerciale specializzato nella vendita on line di prodotti non alimentari attraverso il sito “namopopolodiiasevolimanuel.it”.
L’imprenditore ha contattato la redazione del quotidiano on line della Città del Nordest Tiburno.Tv per raccontare la sua disavventura al “Santissimo Salvatore” di Palombara Sabina per renderla nota anche al ministro della Salute Orazio Schillaci.
Tutto è iniziato lunedì 8 aprile, quando Iasevoli riesce ad essere inserito nella lista di garanzia attraverso il Cup della Asl Roma e ad ottenere un appuntamento per un’ecografia urgente alle ore 15,30 del giorno successivo, martedì 9 aprile, presso la Casa della Salute di Palombara Sabina.
“Alle 14,30 – racconta il 37enne di Castel Madama al quotidiano Tiburno.Tv – pago la prestazione al Cup dell’ospedale e mi avvio al reparto di Radiologia aspettando fino alle 15:25. In tale orario, vedendo l’accettazione ancora chiusa, suono al campanello.
Dopo qualche minuto mi apre un uomo senza camice e senza cartellino e lo informo della prestazione che dovrei effettuare poco dopo. Ma lui mi dice che non c’è alcun medico per effettuare tale prestazione. Mostro la ricevuta di pagamento con orario e data e la dicitura della prestazione, mi risponde “che c’è un errore dal Cup regionale”.
Io lo informo che di tale appuntamento sono stato informato dalla Asl Roma 5 perché ho richiesto di inserirmi nella lista di garanzia e mi avevano chiamato il giorno prima.
Allora l’uomo effettua una fotocopia della ricetta e mi dice che sarei stato richiamato dal Cup entro pochi giorni scusandosi dell’accaduto”.
A dire di Manuel Iasevoli, a 48 ore dal disservizio nessuna telefonata dalla Asl Roma 5 gli è ancora pervenuta.
“Vorrei informare la popolazione di tale evento – conclude l’imprenditore – portando il presente articolo all’attenzione del ministro della Salute Orazio Schillaci”.