GUIDONIA – Furti in appartamento, ricercato catturato: è il “chiavaro dei georgiani”

Ad aprile il 50enne si introdusse in casa di un ex carabiniere, ma fu sorpreso dal figlio e da alcuni amici

Quando lo hanno fermato, si è subito giustificato: “Non rubo, non entro nelle case e non sono interessato a gioielli e preziosi”.

Giustificazioni che non sono state sufficienti a scagionarlo, perché gli investigatori erano da tempo sulle sue tracce.

Così gli agenti del commissariato Vescovio hanno arrestato un 50enne georgiano, considerato il “chiavaro dei georgiani”, specialista nella fabbricazione di chiavi in grado di aprire le serrature più moderne e sofisticate, al quale si rivolgono i ladri di appartamento della Capitale dietro laute ricompense.

Sull’uomo pendeva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Tivoli per la rapina aggravata messa a segno lo scorso venerdì 23 aprile nell’appartamento di un ex carabiniere in via Massimo D’Azeglio, a Villanova di Guidonia (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

Quel pomeriggio giorno due ladri si introdussero nell’appartamento approfittando del fatto che l’ex militare in quel momento fosse in vacanza all’estero.

Ma sul cellulare del figlio del pensionato, che vive a casa con lui, era arrivato il segnale d’allarme dell’impianto di videosorveglianza.

A quel punto, il giovane nel visionare il filmato delle telecamere in tempo reale, notò la presenza di 2 persone che si stavano introducendo nell’abitazione, così decise di precipitarsi a casa, chiedendo aiuto anche ad alcuni amici.

Appena arrivati, i ragazzi notarono la coppia vista poco prima nel video allontanarsi con in mano dei borsoni pieni di refurtiva, tra cui orologi e gioielli. Così ne nacque una violenta colluttazione, durante la quale fu bloccato e consegnato ai carabinieri intervenuti un 23enne georgiano, mentre il complice riuscì a scappare.

Le indagini hanno permesso di risalire al 50enne fermato ieri, venerdì 19 luglio, dalla Polizia di Stato.

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Gli investigatori del commissariato Vescovio, ormai da tempo sulle sue tracce, erano decisi a mettere fine alla ‘carriera’ del georgiano. Infatti, dopo una serie di pedinamenti, durante i quali gli agenti hanno studiato le mosse e le abitudini dello straniero, sono intervenuti bloccandolo.

Erano da poco trascorse le 13.00 quando i poliziotti hanno notato il sospettato parcheggiare la sua autovettura nella zona del quartiere Africano. Subito dopo, zaino in spalle, è sceso per incamminarsi con passo svelto e deciso in direzione di uno stabile di viale Libia.

Il 50enne, giunto dinnanzi ad un portone, dopo essersi guardato intorno con fare circospetto, ha estratto dalla tasca un oggetto metallico – probabilmente una chiave adulterina -, lo ha aperto accedendo all’interno.

Immediato quindi l’intervento degli agenti che lo hanno subito fermato e perquisito, controllando il contenuto dello zaino che aveva al seguito, dove hanno rinvenuto una potente smerigliatrice elettrica, grimaldelli, lame artefatte di chiavi del tipo ‘europea’ ed altri attrezzi specifici.

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Identificato per un georgiano di 50 anni, gli agenti hanno quindi perquisito anche la sua abitazione all’interno della quale hanno rinvenuto consistente materiale racchiuso in due valigie, ovvero delle modernissime attrezzature per la duplicazione di chiavi, capaci di aprire le più diffuse e sofisticate serrature in commercio.

Dopodiché l’uomo, che annovera diversi Alias, è stato condotto negli uffici del commissariato Vescovio e successivamente in quelli della Polizia Scientifica per ulteriori riscontri. Ed è stato proprio a seguito di queste verifiche che gli agenti sono riusciti a risalire alla sua vera identità ed a scoprire che lo stesso era destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere per la rapina aggravata commessa a Villanova di Guidonia lo scorso 23 aprile.

Terminati gli accertamenti, l’uomo è stato denunciato per il possesso di attrezzi atti allo scasso ed il tentato furto in abitazione e in seguito tradotto in carcere in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Tivoli.

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