Sono stati beccati sul fatto mentre tentavano la fuga con la borsa appena strappata alla vittima.
Ma dopo 72 ore in cella tornano liberi i tre sudamericani arrestati venerdì 20 settembre dai carabinieri della Compagnia di Tivoli per rapina in concorso, ricettazione e porto abusivo di oggetti atti ad offendere (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Stamane, lunedì 23 settembre, nel carcere di Rebibbia il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Tivoli Chiara Miraglia ha convalidato l’arresto dei due cubani di 47 e 25 anni, e del peruviano di 48 anni.
Durante l’interrogatorio i due cubani, difesi dall’avvocato Massimo Titi del Foro di Roma, e il peruviano, assistito dall’avvocato Luca Datti del Foro di Tivoli, hanno reso dichiarazioni spontanee, ammettendo di aver commesso il fatto ma fornendo una versione diversa da quella ricostruita dagli inquirenti.
Per i tre Latinos la Procura di Tivoli aveva richiesto la custodia cautelare in carcere, ma il giudice ha accolto la tesi degli avvocati Titi e Datti, concedendo ai tre sudamericani la libertà in attesa di processo col divieto di dimora nel Comune di Tivoli.
Verso le 11,30 di venerdì scorso 20 settembre, in via Acquaregna la banda di Latinos aveva preso di mira una donna, mentre aspettava il figlio all’uscita da scuola.
La vittima era stata avvicinata dai tre uomini che, facendo cadere alcune monete per terra, l’aveva distratta ed erano riusciti a sfilarle la borsa.
La donna aveva tentato di raggiungerli ma era stata spintonata a terra dai malviventi, riportando alcune contusioni. Una guardia giurata che aveva assistito alla scena era riuscita a fermare i Latinos in fuga.
L’immediato intervento di una pattuglia dei Carabinieri di Castel Madama aveva consentito di bloccare definitivamente i tre, che nel frattempo stavano tentando di fuggire utilizzando un’auto rubata all’interno della quale sono stati rinvenuti due coltelli.
Arrestati in flagranza di reato, i ladri sudamericani erano stati accompagnati a Rebibbia e oggi sono usciti dal carcere.