Luca Salvadori, motoraduno in ricordo del pilota morto in gara

Grande successo per l'iniziativa del moto club “Senza Freni Bikers”

Domenica 29 settembre si è svolto un raduno motociclistico “in ricordo di Luca Salvadori”, dedicato al pilota italiano recentemente scomparso.

Luca Salvadori, il motociclista morto in un incidente durante una gara a Frohburg, in Germania

La storia di Luca Salvadori

Luca Salvadori era un pilota motociclistico italiano di fama internazionale, insignito di prestigiosi premi a livello nazionale ed europeo, nonché beniamino di molti ragazzi che hanno iniziato a seguire le sue storie sui suoi vari account social.

Proprio la sua simpatia, infatti, unita alla sua grande passione per il mondo delle due ruote , ha contribuito a creare una comunità che vantava quasi un milione di seguaci tra Instagram e YouTube.

Protagoniste indiscusse dei suoi post, ovviamente, le motociclette, riprese da ogni angolazione e alternate alle varie avventure pre e post gara.

Dopo aver esordito come pilota professionista nel campionato italiano nel 2009, la carriera del pilota milanese si sviluppa in alti e bassi, con grandi soddisfazioni e alcuni rimpianti. Nel 2023 partecipa al MotoMondiale con Pramarc Racing, ma alcuni problemi fisici gli impediscono di concludere la stagione, che terminerà al diciassettesimo posto.

Da alcuni anni, inoltre, partecipava a gare in strada, che comprendevano anche alcuni circuiti pericolosi. Sarà proprio una di queste competizioni, più precisamente l’International Road Racing che si teneva a Frohburg, in Germania, a costare la vita al pilota 32enne lo scorso 14 settembre.

Luca, coinvolto in un incidente dopo il primo giro, viene trasportato con urgenza in ospedale, dove morirà poco dopo per le gravi lesioni subite nel sinistro.

Questo 29 settembre, due settimane dopo il triste avvenimento, Luca Salvadori è stato insignito postumo del titolo di campione del National Trophy 1000 Superbike.

Infatti, il pilota milanese conduceva in testa alle classifiche quasi indisturbato, contendendosi il titolo con pochi altri piloti. Questi ultimi, in segno di grande amore per il motociclismo e con un gesto di grande sportività, decidono di ritirarsi dalla competizione, lasciando che Luca si aggiudichi questo suo ultimo, meritatissimo, premio.

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Il discorso del sindaco di Isola del Liri Massimiliano Quadrini

“In ricordo di Luca Salvadori”: un raduno che parte dai cuori dei ragazzi

Il logo del moto club “Senza Freni Bikers”, organizzatore dell’evento

Domenica scorsa Luca Marcelli e Christian Navani, entrambi 18enni di Colleferro, membri del Gruppo “Senza Freni Bikers”, per salutare tutti insieme il pilota Luca Salvadori hanno organizzato un raduno per gli appassionati del mondo a due ruote in collaborazione col moto club romano “100 Ottani”.

L’evento ha inizio in prima mattina da largo Paolo Emilio Taviani, a Roma, da dove la prima parte del convoglio inizierà il viaggio, raggiunta dal secondo gruppo, partito verso le 10.30 da Colleferro.

La destinazione, per tutti, è Isola del Liri, in provincia di Frosinone, dove proprio quest’anno Luca Salvadori corse una gara, e dove verrà intitolata in suo onore una curva di quel tracciato. Presenti alla manifestazione anche alcuni piloti del CIVS (Campionato Italiano Velocità in Salita), che insieme ad altre decine di ragazzi hanno sfilato in onore e in ricordo di Luca Salvadori.

Giunti a destinazione, il cordoglio si è spostato proprio sulla strada in salita dove gareggiò Salvadori, riunendosi vicino alla curva che verrà a lui dedicata. Qui, dopo un intervento di Massimiliano Quadrini, sindaco dell’Isola del Liri, tutti i ragazzi si sono riuniti in un minuto di silenzio, ricordando ancora una volta un grande pilota e un grande uomo come Luca Salvadori.

Luca De Santis, membro dello staff del moto club “100 Ottani”

“Per un motociclista – racconta Luca De Santis, 25 anni e membro dello staff del moto club “100 Ottani” – la moto è più di un semplice mezzo di trasporto: è uno stile di vita, una passione e una fonte di libertà. Ogni moto, dal più piccolo scooter alla potente superbike, incarna un senso di avventura e di esplorazione unico, e ha il potere di farti sentire membro di una grande famiglia.

I motociclisti condividono esperienze, raduni e viaggi, e spesso sviluppano una fratellanza silenziosa, fatta di rispetto reciproco e di gesti di saluto sulla strada. Il mondo delle moto è quindi un universo di passione, tecnica, libertà e legami, che offre a chi lo vive un’esperienza profondamente unica e personale”.

Samuele Somma

Perché ricordare così Luca Salvadori?

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“Luca non conosceva filtri – racconta Luca de Santis insieme a Samuele Somma, uno dei collaboratori all’organizzazione era autentico, diretto, e riusciva a trasmettere attraverso i suoi video su YouTube la sua più grande passione, che arrivava dritta al cuore. Era un uomo che viveva la sua passione fino in fondo, senza riserve, e la sua energia ispirava chiunque lo incontrasse, fisicamente o virtualmente.

Proprio per questo siamo arrivati fino a Isola del Liri, davanti alla curva che sarà intitolata a lui. Un gesto significativo che renderà omaggio alla sua memoria, mantenendo vivo il suo ricordo. Da domenica, quel tratto di strada porta il suo nome, diventando così un simbolo per tutti coloro che condividono la sua passione e i suoi valori.

Luca Salvadori continuerà a vivere nei nostri cuori e in questo luogo speciale, un segno tangibile del suo impatto che rimarrà per sempre, ispirando chiunque passerà di qui”.

Sopra Christian Navani, sotto Luca Marcelli

Quale messaggio speravate di diffondere?

“Non avevamo un messaggio preciso da trasmettere – prosegue Luca De Santis – In un momento come questo, con la perdita di una persona che ammiravamo, ciò che desideravamo davvero era stare insieme, uniti, per onorare il suo ricordo. Volevamo condividere emozioni, storie e affetto, come una grande famiglia che trova forza nella vicinanza, celebrando ciò che Luca ha lasciato nei nostri cuori.

Il suo ricordo continuerà così a vivere attraverso di noi, consolidato e concretizzato nelle avventure che ognuno di noi ha portato a casa dopo questo raduno”.

“Si vive di più andando cinque minuti al massimo su una moto come questa,

di quanto non faccia certa gente in una vita intera”. (Marco Simoncelli)

(Matteo Somma)

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