Sale a 28 il numero delle famiglie rom domiciliate presso il campo abusivo dell’Albuccione di Guidonia, interessate dalla distruzione delle proprie baracche a causa del devastante incendio del 12 agosto scorso e assistite dall’amministrazione comunale, in vista dello sgombero definitivo programmato per il prossimo 15 ottobre.
Altre 11 famiglie nomadi vengono sostenute nel reperire una soluzione abitativa idonea attraverso l’erogazione di contributi straordinari per complessivi 28 mila 500 euro per agevolare il pagamento del deposito cauzionale e canone di locazione per l’abitazione.
E’ quanto emerge da 11 determine firmate venerdì 4 ottobre dal dirigente alle Politiche Sociali Aldo Cerroni.
Così con la determina numero 109 – CLICCA E LEGGI LA DETERMINA - viene concesso un contributo straordinario di 1.500 euro alla signora R. V. e ai suoi familiari H. S. e H. V., risultanti facenti parte del nucleo numero 38 nel censimento eseguito il 19 dicembre 2023 dalla Polizia Locale: dal provvedimento si evince che la famiglia rom ha abbandonato il campo abusivo all’indomani dall’incendio del 12 agosto scorso e ha sottoscritto il patto di corresponsabilità.
Con la determina numero 110 – CLICCA E LEGGI LA DETERMINA – viene concesso il contributo straordinario di 4 mila 500 euro al signor H. S. e ai propri familiari S. I., H. G., H. P., H. S., H. S., H. B., H. E., H. J. N., anch’essi registrati nell’ultimo censimento svolto dalla Polizia Locale e identificati come nucleo numero 42.
Inoltre con la determina numero 111 – CLICCA E LEGGI LA DETERMINA – i Servizi sociali hanno concesso un contributo di 4 mila euro alla signora A. B. e ai suoi familiari H. M., H. G., H. F., H. F., A. R., H. E. e H. C., già identificati quale nucleo numero 39 durante il censimento della Polizia Locale.
Altri 500 euro di contributo straordinario vengono erogati con la determina numero 112 – CLICCA E LEGGI LA DETERMINA – alla signora D. R. C., censita anche lei dalla Polizia Locale come nucleo numero 36 del campo rom dell’Albuccione.
Ammonta invece a 2 mila 500 euro il contributo concesso con la determina numero 113 – CLICCA E LEGGI LA DETERMINA – alla signora S. P. e ai suoi familiari S. D., B. E., B. P. e B. M., che a dicembre 2023 la Polizia Locale ha identificato, censito e inserito nel nucleo numero 44.
Il medesimo importo di 2 mila 500 euro viene riconosciuto con la determina numero 114 – CLICCA E LEGGI LA DETERMINA – alla signora M. V. e ai suoi familiari B. C., B. I., B. D., e M. V., censiti un anno fa e classificati come nucleo numero 37.
Per lasciare l’accampamento abusivo dell’Albuccione e reperire una soluzione alternativa con la determina numero 115 – CLICCA E LEGGI LA DETERMINA – i Servizi sociali erogano un contributo straordinario di 4 mila 500 euro alla signora A. C., capofamiglia del nucleo numero 24 composto anche da A. G., A. F., A. G., A. A., A. A., A. E., A. A. e A. V.
E’ di 5 mila euro il contributo riconosciuto con la determina numero 116 – CLICCA E LEGGI LA DETERMINA – alla signora H. L., i propri familiari A. T., A. A., A. J., A. E., A. A., A. A., A. A. e N. T., componenti del nucleo numero 23 censito dai vigili urbani.
Altri 500 euro di contributo straordinario vengono erogati con la determina numero 117 – CLICCA E LEGGI LA DETERMINA – al signor H. I., che risulta facente parte del nucleo numero 40 del censimento.
Gli ultimi due contributi straordinari vengono destinati a una coppia e ad una famiglia di 5 persone.
Con la determina numero 118 – CLICCA E LEGGI LA DETERMINA– il Comune eroga mille euro alla signora H. D. e al convivente H. C., censiti come nucleo numero 40.
Infine con la determina numero 119 – CLICCA E LEGGI LA DETERMINA – viene riconosciuto un contributo straordinario di 2 mila euro al signor H. I. e ai suoi familiari H. I., A. G., H. S. e H. D. S., facenti parte del nucleo numero 41 del censimento redatto dalla Polizia locale a dicembre 2023.
Dagli atti emerge che le 11 famiglie che hanno sottoscritto il cosiddetto patto di corresponsabilità, manifestando la volontà di allontanarsi dall’accampamento e di reperire una soluzione abitativa idonea rispetto alle baracche fatiscenti, prive di servizi igienici e fognature in cui hanno vissuto finora all’Albuccione.
Dalle 11 determine emerge inoltre che le famiglie rom hanno espresso la necessità dell’intervento straordinario previsto dalla Delibera numero 176/2023 con cui la Giunta Comunale guidata dal sindaco Mauro Lombardo ha deciso di avviare un percorso programmatico e funzionale al rientro nella disponibilità pubblica dell’area occupata dal campo rom non autorizzato, stabilendo di destinare al progetto interventi di sostegno sociale quali contributi straordinari destinati alla ricerca e al reperimento di ulteriori soluzioni abitative idonee (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Con le ultime 11 famiglie destinatarie del contributo straordinario sale a 28 il numero dei nuclei rom assistiti dall’amministrazione comunale dopo il devastante incendio del 12 agosto scorso per una spesa complessiva di 60 mila 500 euro.
Vale la pena ricordare che giovedì scorso 26 settembre erano stati erogati a 5 nuclei familiari contributi straordinari per complessivi 15 mila 500 euro (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Tra martedì 3 settembre e mercoledì 4 settembre, il Comune di Guidonia Montecelio aveva già stanziato 9 mila euro di contributi straordinari per altre sei famiglie rom domiciliate presso il campo abusivo dell’Albuccione alla ricerca di una soluzione abitativa.
In particolare, martedì 3 settembre erano stati stanziati 8 mila euro per 5 famiglie (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Mercoledì 4 settembre, ulteriori mille euro a favore della sesta famiglia rom (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Giovedì 19 settembre altri 6 mila 500 euro di contributi complessivi a 3 nuove famiglie (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Infine venerdì 27 settembre ancora 11 mila euro di aiuti ad altre tre famiglie (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
I contributi straordinari sono finanziati dalla Regione Lazio e il coordinamento dell’ufficio di Piano di Zona ha concesso l’autorizzazione all’utilizzo per i cosiddetti “progetti di vita”, quali progetti di inclusione sociale e di sostegno alle fragilità.
