TIVOLI – Estorce soldi al “cliente” che non paga la dose, albanese condannato

Per 40 euro insieme a due italiani si presentò sotto casa dell’assuntore con mazze e coltelli

Insieme a due “compari” si presentò armato sotto casa di un cliente per riscuotere i soldi di una dose di cocaina non pagata. Ma quando l’uomo imbracciò un fucile fuggirono via a tutto gas su un’auto non assicurata.

Per questo ieri, martedì 22 ottobre, il Tribunale di Tivoli ha condannato in primo grado a un anno e 8 mesi di reclusione e a una multa di 333 euro per estorsione Kleidio D., albanese di 34 anni.

Il Collegio presieduto da Rosamaria Mesiti – a latere le giudici Teresa Garcea e Giovanna Riccardi – ha condiviso la ricostruzione della Procura di Tivoli e riconosciuto la colpevolezza dell’imputato.

Il fatto, risalente al 10 marzo 2015, emerse durante un’indagine dei carabinieri di Palestrina culminata il 15 luglio di 9 anni fa con l’arresto di sei persone, l’albanese Kleidio D. e 5 italiani, tra cui Valerio M. e Manolo P., 54enne e 31enne di Palestrina, già condannati nel 2023 dal Tribunale di Tivoli rispettivamente a 8 anni di reclusione per estorsione e tentato omicidio e a due anni e sei mesi con una multa di 500 euro per il solo reato estorsivo (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, nella serata del 10 marzo 2015 Valerio M., Manolo P. e Kleidio D. , a bordo di una Hyundai Jazz non coperta da polizza assicurativa e condotta dal 53enne si presentarono davanti al cancello di casa di un trentenne di Palestrina armati di spranghe, bastoni e coltello.

Tre giorni prima l’uomo aveva acquistato da Manolo P. una dose di cocaina senza pagare i 40 euro pattuiti, per questo i tre erano andati a reclamare il saldo del credito.

Le telecamere del sistema di video-sorveglianza dell’abitazione ripresero Valerio M., Manolo P. e Kleidio D. urlare frasi come “Ti ammazzo” e “Vigliacco, vieni fuori se hai le p…”.

Fatto sta che il debitore uscì e raggiunse i tre davanti al cancello invitandoli ad andarsene e nel frattempo sopraggiunsero anche la mamma e la sorella della vittima.

Vittima che rientrò in casa per tornare fuori imbracciando un fucile replica, un’arma che i pusher non potevano certo riconoscere come finta, complice anche il buio della notte.

Per questo, vedendosi puntare il fucile replica contro di loro, Valerio M., Manolo P. e Kleidio D. risalirono sull’auto. Ma prima di dileguarsi il 53enne effettuò una manovra in retromarcia a tutta velocità verso il cancello dell’abitazione travolgendo la 63enne, che fu scaraventata di alcuni metri riportando trauma cranico, facciale e cervicale, lesioni ed escoriazioni al viso e al collo.

A quel punto la donna denunciò e scattò l’inchiesta dei carabinieri che scoperchiarono un giro di spaccio di sostanze stupefacenti a Palestrina arrestando sei persone.

Il 6 marzo 2023, insieme a Valerio M., il Tribunale di Tivoli per l’investimento della donna ha condannato al pagamento in solido di una provvisionale di 10 mila euro a favore della 63enne anche la “Generali Italia”, assicurazione che gestisce il risarcimento danni a carico del Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada in caso di veicoli non coperti da assicurazione, come la Hyundai Jazz del 53enne.

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