Per diversi anni i residenti furono costretti a girare nel quartiere con le torce per farsi luce nelle strade buie. Una situazione paradossale per una zona residenziale di recente costruzione (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Cose che accadono a Guidonia Montecelio e che, forse, da ora in poi non accadranno più alla “Collina del Sole”, il complesso residenziale realizzato tra il 2011 e il 2013 a ridosso di via Casal Bianco dalla “Cer Immobiliare Srl”, società del “Gruppo Fincres” dell’imprenditore Bartolomeo Terranova.
E’ quanto si evince dalla determina numero 134 – CLICCA E LEGGI LA DETERMINA - firmata lunedì 14 ottobre dal dirigente ai Lavori pubblici e al Patrimonio Paolo Caracciolo.
Con l’atto l’amministrazione comunale di Guidonia Montecelio approva il certificato di collaudo tecnico amministrativo emesso dalla Commissione di collaudo nel lontano 30 settembre 2014, relativo alle opere di urbanizzazione primaria realizzate dalla “Cer Immobiliare” nell’ambito della Convenzione urbanistica stipulata il 28 febbraio 2008.
Di conseguenza, vengono prese in carico dal Comune, in consegna anticipata, le opere di urbanizzazione primaria, ossia strade, parcheggi, fogne nere, fogne bianche, rete idrica, rete elettrica, rete del gas e pubblica illuminazione che Terranova avrebbe realizzato per un importo complessivo pari ad 11 milioni 999.012 euro e 17 centesimi.
Lo scorso primo agosto la società dell’imprenditore Bartolomeo Terranova ha infatti presentato gli elaborati “as built”, cioè i disegni che descrivono le opere di urbanizzazione come sono state effettivamente costruite, a seguito di modifiche in corso d’opera, con le relative certificazioni.
Dalla stessa determina numero 134 emerge inoltre che l’intera rete idrica realizzata sotto l’alta sorveglianza di Acea Ato 2 SpA risulta essere già in carico al gestore del Sistema idrico integrato del Comune di Guidonia Montecelio.
Nell’atto il dirigente Paolo Caracciolo sottolinea inoltre che le opere di urbanizzazione primaria realizzate e oggetto di consegna anticipata non esauriscono quanto, per la stessa tipologia di opere, è previsto dal Programma integrato di intervento urbanistico approvato, ma soprattutto non risultano eseguite le opere di urbanizzazione secondaria previste, ovvero scuole, uffici pubblici, luoghi di culto o impianti sportivi di quartiere.
Vale la pena ricordare che il 12 novembre 2019, durante l’amministrazione a guida Movimento 5 Stelle, l’Ufficio Urbanistica espresse il diniego alla richiesta della “Cer Immobiliare” di proroga della Convenzione Urbanistica stipulata il 28 febbraio 2008.
Tuttavia la società di Terranova si appellò al Tar del Lazio, dopodiché il 3 marzo 2022 la stessa amministrazione grillina annullò in autotutela il diniego e riarticolò il procedimento”.
Per questo lunedì 28 ottobre – con la sentenza numero 18909 – CLICCA E LEGGI LA SENTENZA – il Tar del Lazio ha dichiarato cessata la materia del contendere.