TIVOLI - Vigile travolto da un ubriaco sulla Tiburtina, Daniele Virgili si è svegliato

Il fratello del 25enne di Casal Bellini: “Grazie a tutti per l’amore dimostrato: donare sangue salva le vite”

“Per me oggi rivedere mio fratello è stata un’emozione fantastica. Poter parlare con lui è stata veramente una gioia immensa. Sono riuscito a mantenere la promessa”.

Riccardo Virgili di Casal Bellini di Tivoli, il fratello di Daniele, il vigile travolto da un carabiniere ubriaco

A parlare così ai microfoni del Tg3 Lazio è Riccardo Virgili, il fratello di Daniele Virgili, il vigile 25enne di Casal Bellini di Tivoli che mercoledì sera 6 novembre è stato travolto sulla Tiburtina da un carabiniere ubriaco alla guida di una Toyota Yaris mentre rilevava un incidente insieme a due colleghe (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

Ieri pomeriggio, venerdì 8 novembre Riccardo ha incontrato Daniele ricoverato in prognosi riservata presso l’Unità operativa choc dell’ospedale San Camillo, dove nella notte dell’investimento i medici sono stati costretti ad amputare la gamba sinistra e a sottoporre il ragazzo ad un delicato intervento chirurgico per la ricostruzione della destra.

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Il furgone della Polizia di Roma Capitale ribaltato dopo lo speronamento

Riccardo aveva visto il fratello per l’ultima volta mercoledì sera sulla Tiburtina, sotto il ponte del Grande Raccordo Anulare, nella carreggiata in direzione Roma, gravemente ferito agli arti inferiori.

Daniele Virgili è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale San Camillo di Roma

“Lui – ha ricordato Riccardo ai microfoni del Tg Rai Lazio – durante tutto l’incidente mi diceva che non ci saremmo rivisti, ma la prima cosa che gli ho detto è ‘Eccomi, ci siamo rivisti, hai visto?’

Questo non significa che Daniele è fuori pericolo: ho parlato con tutto lo staff del San Camillo, che sono eccezionali e stanno facendo un ottimo lavoro, ma ancora non è fuori pericolo: dobbiamo quindi essere cauti e bisogna andare con calma”.

Il pensiero di Riccardo Virgili è andato anche alla mobilitazione da parte dei colleghi del fratello della Polizia di Roma Capitale per la donazione sangue e per la raccolta di fondi per sostenere le spese mediche di cui Daniele avrà bisogno nei prossimi mesi.

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“Volevo inoltre ringraziare tutti quanti per il sostegno, l’amore che ci state dando, anche con i vostri messaggi. Purtroppo non riesco a vedervi tutti, ma so che c’è veramente tantissimo amore intorno a mio fratello.

Non ce l’aspettavamo”.

“L’ultima cosa – conclude Riccardo – vi chiedo di aiutarci con le donazioni di sangue perché sono fondamentali: a prescindere dal mio fratello, gli ospedali hanno bisogno di molte donazioni del sangue perché salvano le vite.

Donare salva la vita e per mio fratello è stato fondamentale”.

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