Quando è passato sotto al metal detector è scattato l’allarme, ma lui ha continuato a giurare di non sapere da cosa dipendesse. E’ stato sufficiente passare il giaccone sotto il radiogeno per scoprire che in tasca aveva nascosto un coltello.
L’ingresso del Tribunale di Tivoli
E’ accaduto stamane, martedì 26 novembre, al Tribunale di Tivoli.
Secondo le prime informazioni raccolte dal quotidiano on line Tiburno.Tv, l’uomo – un 50enne residente a Roseto degli Abruzzi – aveva accompagnato la fidanzata al Palazzo di Giustizia di viale Arnaldi per la causa di separazione dall’ex marito.
All’ingresso le Guardie Giurate hanno permesso alla donna di accedere dopo aver verificato l’assenza di oggetti impropri.
Quindi è toccato all’uomo essere controllato passando sotto al metal detector, l’apparecchio che suona quando rileva la presenza di oggetti metallici, come monete, gioielli, chiodi, lattine e armi.
Il coltello rinvenuto dalle Guardie Giurate del Tribunale in una manica del giubbotto del 50enne italiano
E infatti ha suonato, nonostante poco prima il 50enne avesse svuotato le tasche consegnando – a suo dire – tutti gli oggetti in metallo in suo possesso.
A quel punto le Guardie Giurate si sono fatte consegnare il giaccone passandolo sotto allo scanner modem rx, un apparecchio in grado di rilevare la presenza di oggetti metallici nascosti.
In una tasca sulla manica del giubbotto, chiusa con una zip, era stato occultato un coltello a farfalla lungo 21,5 centimetri con una lama di 10.
Subito dopo il rinvenimento gli addetti alla sicurezza hanno allertato il 112 che ha inviato in Tribunale una volante della Polizia di Stato per identificare l’uomo e procedere con gli atti di rito.
L’arma bianca è stata sequestrata.