TIVOLI - Rapina da 5 euro in sartoria, albanese condannato

Armato di coltello si è fatto consegnare le monete spicce

Ha fatto irruzione col volto travisato da un cappuccio e da occhiali da sole, minacciando la titolare con un coltello per farsi consegnare l’incasso.

Per questo lunedì 2 dicembre il Tribunale di Tivoli ha condannato in primo grado a tre anni, 4 mesi, 15 giorni e ad una multa di 700 euro Mario L., albanese di 31 anni, per rapina e porto abusivo di arma.

Il Collegio presieduto da Nicola Di Grazia – a latere i giudici Camilla Amedoro e Matteo Petrolati – ha condiviso la ricostruzione della Procura, condannando l’imputato alla pena accessoria dell’interdizione dai pubblici per 5 anni.

Secondo la ricostruzione dei magistrati, il fatto è avvenuto nella serata del 29 gennaio scorso in un negozio di sartoria, riparazioni calzature, tessili e pelletteria di viale Pio XII, a Palestrina.

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Verso le ore 19, in prossimità dell’orario di chiusura, Mario L. entrò nella sartoria con occhiali da sole, una felpa nera con cappuccio calzato, passò dietro al bancone e puntò un coltello “Tescoma” con una lama di 6 centimetri all’addome della sarta, una 46enne italiana, costringendola ad aprire la cassa.

All’interno c’erano 5 euro, tutte in monete spicce che il rapinatore arraffò e fuggì a piedi nelle vie limitrofe.

Grazie alla descrizione fornita dalla donna e all’immediata visualizzazione dei contenuti delle telecamere di videosorveglianza presenti nell’esercizio, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile e della Stazione di Palestrina dopo aver attivato le ricerche erano riusciti a rintracciare e a bloccare l’uomo in una via limitrofa: il 31enne già noto alle forze dell’ordine, fu sorpreso con ancora indosso gli stessi abiti utilizzati per commettere la rapina e il coltello.

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Le monete furono riconsegnate alla titolare del negozio.

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