TIVOLI – Strage di gatti nel Parco Rosmini: sospetto avvelenamento

Caccia al killer della colonia felina. L’incaricato alla Tutela degli Animali: “Chi ha visto, parli”

Al momento l’ipotesi più accreditata è che siano stati avvelenati. Ma non si escludono altre piste.

Tre gatti sono stati ritrovati senza vita al Parco Rosmini, l’area verde annessa all’Istituto di Istruzione e Formazione Professionale di Tivoli, nel Centro della Città dell’Arte.

A denunciare pubblicamente il caso è Antonello Livi, incaricato dal Sindaco di Tivoli alla Tutela degli Animali e Presidente dell’Associazione zoofila “Kronos Valle dell’Aniene”, che sulla sua pagina Facebook ha lanciato un appello alla cittadinanza affinché se qualcuno ha visto parli.

D’altronde, il rinvenimento dei tre gatti senza vita risale a giovedì pomeriggio 12 dicembre, in un orario in cui Parco Rosmini è frequentato ed eventuali presenze sospette possono essere state notate dalle abitazioni dei palazzi circostanti che affacciano sull’area verde comunale.

Pare che i tre mici facessero parte di una colonia felina stabile all’interno del parco, accudita da chi donava loro cibo e coccole.

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I veterinari della Asl Roma 5 hanno disposto il trasporto delle carcasse dei tre randagi presso l’Istituto Zooprofilattico per essere sottoposte all’autopsia e chiarire le cause del decesso.

Al momento, si sospetta l’avvelenamento.

“Non posso che non provare un senso di schifo e ribrezzo nei confronti del responsabile che ha sterminato in questo modo barbaro alcuni poveri gatti della nostra città – ha commentato Antonello LiviQui non si tratta solo di aver commesso un reato di uccisione nei confronti di animali, ma quello di sapere che persone del genere sono soprattutto un pericolo per l’intera collettività.

Questi malati mentali iniziano la loro carriera criminale maltrattando e uccidendo animali, per poi passare a fare la stessa cosa con le persone.

Il maltrattamento animale è un indicatore di pericolosità sociale, oltre ad essere un reato è un atto ignobile… pensiamo invece ad immaginare cosa può arrivare a fare colui che ha ridotto in questo modo queste povere creature indifese!

E’ ora che venga riconosciuta la pericolosità sociale delle persone che maltrattano e uccidono gli animali.

Nella letteratura scientifica internazionale il maltrattamento e/o uccisione di animali, in termini statisticamente rilevanti, sono condotte riconosciute come specifici indicatori di Pericolosità Sociale.

Spero possano essere inasprite ancora di più le condanne previste nella nuova proposta legge sulla difesa degli animali attualmente ancora in discussione al Senato.

Chiunque abbia visto qualcosa mi scriva in privato: uniamo le forze!”.

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