MONTEFLAVIO – La Regione sopprime la scuola in 3 Comuni montani: i sindaci fanno barricate

Giovanni Ugolini, Domenico Lelli e Vincenzo Ponzani contestano il Piano regionale di dimensionamento

Per certi versi ricorda la trama di “Un mondo a parte”, il film con Antonio Albanese e Virginia Raffaele che celebra la bellezza della semplicità e l’importanza della scuola in un piccolo borgo montano dell’Abruzzo.

Ma questo caso è ambientato nella provincia Nordest di Roma, non è un film anche se la trama è la stessa: la soppressione di un Istituto comprensivo con plessi in tre Comuni montani.

Si tratta dell’Istituto comprensivo “Giuliano Giorgi” con sede centrale nel Comune di Monteflavio composto da 8 plessi localizzati su 4 sedi diverse e tre comuni, distanti l’uno dall’altro dai 5 ai 14 km, non collegati da servizi intercomunali come lo scuolabus: un plesso a Nerola e tre plessi a Montorio Romano, per complessivi 403 alunni distribuiti in 26 classi.

 
 

Ebbene il 23 dicembre 2024, con la deliberazione numero 1161, la Giunta regionale del Lazio ha approvato il nuovo piano regionale di dimensionamento delle Istituzioni scolastiche per l’anno scolastico 2025/26 che prevede, tra gli altri, l’accorpamento dell’Istituto comprensivo “Giuliano Giorgi” di Monteflavio all’Istituto comprensivo “Piazza della Repubblica” di Montelibretti, con sede legale presso Montelibretti.

Ad annunciarlo in un comunicato unitario diffuso oggi, martedì 7 gennaio, sono stati i sindaci di Monteflavio Giovanni Ugolini, di Montorio Romano Vincenzo Ponzani e di Nerola Domenico Lelli, punti di riferimento per le rispettive comunità dove la scuola è l’unico presidio di cultura.

Nel comunicato i tre primi cittadini sottolineano che la deliberazione, così concepita, costituisce motivo di seria preoccupazione, nonché di forte dissenso, da parte dei Comuni di Monteflavio, Montorio Romano e Nerola, in ragione delle notevoli criticità che presenta in termini di tutela delle garanzie costituzionali – attuali e future – relative al diritto allo studio, alla salvaguardia di un adeguato sistema di formazione e a un’efficiente organizzazione sul piano amministrativo della rete scolastica.

“La decisione – si legge nel comunicato unitario – contravviene infatti al rispetto del principio di equità territoriale, considerando che si tratta di un quadrante di territorio caratterizzato da proprie peculiarità, a cominciare dalla specificità montana dell’Istituto Comprensivo “Giuliano Giorgi”, dall’incidenza di fenomeni quali lo spopolamento e la denatalità, in unione ad aspetti legati alla dispersione scolastica e a fragilità del tessuto sociale, che richiedono di essere affrontati e arginati tramite puntuali strategie e misure.

Il provvedimento, che determina la soppressione dell’Istituto comprensivo “Giuliano Giorgi”, si configura nei fatti come un taglio netto e lineare al sistema di Pubblica Istruzione dei Comuni, condotto secondo un iter e una modalità non condivisibili sul piano del metodo e del merito:

Dal punto di vista del metodo, la deliberazione in questione è il frutto di una scelta adottata d’imperio e in maniera unilaterale da parte delle Istituzioni sovracomunali preposte, Città metropolitana di Roma Capitale e Regione Lazio.

Ciò è avvenuto a dispetto delle volontà, degli indirizzi e delle proposte formulate nell’arco di questo periodo, in molteplici incontri e con atti ufficiali, in un clima di positiva concertazione, da parte dei Comuni di Monteflavio, Montorio Romano e Nerola, con l’obiettivo di promuovere una discussione e coordinare una strategia ragionata, aperta al coinvolgimento anche dei Comuni di Moricone e Montelibretti, per fronteggiare lo scenario rappresentato dalle nuove direttive nazionali – contenute nella Legge di Bilancio 2023 (Legge 197/2022 – art. 1, cc. 557-558) e recepite nelle Linee guida regionali 2025/26 – le quali, in materia di dimensionamento della rete scolastica, hanno comportato un sostanziale stravolgimento, in chiave negativa, dei parametri relativi all’autonomia scolastica degli Istituti”.

L’attuale normativa – proseguono i tre primi cittadini – formulata in ottica di una razionalizzazione della spesa pubblica in materia di istruzione, mira a una drastica riduzione delle autonomie scolastiche degli Istituti su tutto il territorio nazionale. Nel biennio 2024/2026, la sola Regione Lazio ha già programmato e provveduto al taglio e all’accorpamento di oltre 40 istituti scolastici.

In questo scenario, sono stati disattesi e ignorati tutti gli atti e le proposte ufficiali avanzate in questi mesi, nelle sedi competenti, da parte dei Comuni di Monteflavio, Montorio e Nerola e dall’Istituto comprensivo “Giuliano Giorgi”. Nello specifico: è stata ignorata la nota ufficiale presentata dai tre Comuni a Città metropolitana di Roma Capitale (n. prot. 5528, il 24/09/2024), che chiedeva di preservare per l’anno scolastico 2025/2026 l’autonomia scolastica dell’Istituto comprensivo “Giuliano Giorgi” in ragione della sua specificità montana; è stata disattesa la richiesta presentata dai tre Comuni alla Regione Lazio e all’Assessorato competente (n. prot. 6519, del 14/11/2024) contenente emendamenti alla proposta di accorpamento dei due Istituti formulata con decreto n. 167 del 29/10/2024 da Città metropolitana di Roma Capitale; non si è tenuto conto, inoltre, dell’esplicita volontà espressa dall’intera comunità scolastica, ribadita da ultimo alla Regione Lazio nella delibera n. 59 (n. prot. 0006590, del 19/11/2024) da parte del Consiglio di Istituto dell’I.C. “Giuliano Giorgi”, convocato in seduta straordinaria il 16 novembre 2024″.

“Dal punto di vista del merito – sottolineano i tre amministratori pubblici montani – la deliberazione in oggetto disattende le disposizioni contenute nella normativa vigente, che contempla in modo esplicito e letterale – sia negli articoli della Legge di Bilancio sia nelle Linee guida regionali – la “necessità di salvaguardare le specificità delle istituzioni scolastiche situate nei comuni montani”.

Il provvedimento regionale, così concepito, rappresenta quindi una seria violazione di tale prerogativa, dal momento che produce lo smantellamento, sul piano amministrativo, della rete scolastica che fa capo all’Istituto comprensivo “Giuliano Giorgi” di Monteflavio, il quale gode delle specificità garantite ai presìdi scolastici ubicati nei comuni montani, sulla base di quanto convalidato dalla medesima Regione Lazio, con delibera n. 1 del 3/01/2022, dopo aver accolto la proposta a suo tempo presentata, in sede di piano regionale di dimensionamento delle Istituzioni scolastiche, da parte dei Comuni di Monteflavio, Montorio Romano e Nerola.

Nel triennio 2022/2025, l’Istituto comprensivo “Giuliano Giorgi”, attraverso il trasferimento della sede legale nel comune montano di Monteflavio, ha potuto beneficiare pienamente dei vantaggi legati al riottenimento dell’autonomia scolastica e allo status di Istituto montano. Tale condizione ha favorito una serie di iniziative e provvedimenti, promossi in maniera congiunta dalla Direzione scolastica e dai tre Comuni, che hanno condotto a un sostanziale potenziamento dell’offerta formativa e dei servizi erogati dall’Istituto Comprensivo “Giuliano Giorgi”, sostenuti attraverso l’incremento delle risorse investite, con fondi comunali, regionali ed europei.

Per tali ragioni, sul piano del merito, la prospettiva delineata nella deliberazione regionale risulta irricevibile, poiché, oltre a comportare il taglio reciso dell’Istituto comprensivo “Giuliano Giorgi”, al contempo non prevede alcuna forma di tutela legale, come la necessità di mantenere comunque un presidio amministrativo nell’attuale sede del comune montano, volto a garantire il servizio a favore degli utenti dell’area più fragile, dal punto di vista demografico e sociale, compresa nell’ambito dell’accorpamento dei due Istituti comprensivi disposto dal provvedimento”.

“A fronte del quadro descritto – concludono i sindaci Ugolini, Ponzani e Lelli – i Comuni di Monteflavio, Montorio Romano e Nerola esprimono la loro manifesta e pubblica contrarietà rispetto a quanto contenuto nella delibera di Giunta regionale n. 1161, in rappresentanza anche di una comunità scolastica che in questi anni, – grazie al valore e all’impegno profuso da parte della Direzione scolastica, del corpo docente e amministrativo, degli alunni e delle famiglie –, insieme al lavoro unitario delle Amministrazioni comunali, hanno permesso di ottenere sensibili e importanti miglioramenti della rete scolastica, in un contesto caratterizzato da croniche difficoltà e criticità, le quali è opportuno riconoscere e affrontare con proposte serie, condivise e lungimiranti, e sulla base del principio che, in questo frangente storico, non sia possibile avallare sul piano delle politiche pubbliche, in tema di istruzione, scelte orientate a disinvestimenti e a tagli lineari.

Per questi motivi, l’impegno politico e amministrativo dei Comuni di Monteflavio, Montorio Romano e Nerola rimane quello di preservare quanto ottenuto in questi anni, di salvaguardare la piena attuazione delle garanzie costituzionali in materia di diritto allo studio, di garantire un adeguato sistema di formazione sul nostro territorio, e un’efficiente organizzazione sul piano amministrativo della rete scolastica, messi a rischio e colpiti da un provvedimento ingiusto e inappropriato, verso il quale ci riserviamo di adottare le opportune contromisure nelle sedi competenti, per indicare i necessari correttivi e chiedere le dovute modifiche”.

Il Sindaco di Monteflavio Giovanni Ugolini

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Il Sindaco di Montorio Romano Vincenzo Ponzani

Il Sindaco di Nerola Domenico Lelli

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