Da parte di madre è eretino da sette generazioni, non a caso in famiglia vanta già un parente che nel 2011 ha avuto il suo stesso privilegio.
Antonio Vicari, 54 anni, è il “Nuovo Signore” della Festa di Sant’Antonio Abate, la tradizionale celebrazione organizzata dalla Pia Unione di Sant’Antonio Abate col patrocinio del Comune di Monterotondo in onore del protettore degli animali (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Antonio Vicari, il “Signore della Festa” di Sant’Antonio Abate insieme alla figlia
Domenica 19 gennaio al termine della benedizione e dalla cavalcata Antonio Vicari prenderà in consegna la Sacra Immagine e guiderà la suggestiva “torciata” fino alla sua abitazione in via Ticino, dove la statuina verrà custodita fino a gennaio 2026.
In questo modo il 54enne diventa a tutti gli effetti confratello della Pia Unione di Sant’Antonio Abate presieduta da Domenico D’Ortenzio: un traguardo raggiunto dopo 33 anni di attesa.
Antonio Vicari bambino in una delle sue prime cavalcate alla Festa di Sant’Antonio Abate
Nato nel 1971 a Monterotondo, Antonio Vicari è figlio di Pierino Vicari e Felicetta Alessandri, cugina carnale del padre dell’ex sindaco e attuale assessore Mauro Alessandri, anche loro eretini doc.
L’architetto e imprenditore Antonio Vicari insieme alla moglie e alla figlia
Architetto, imprenditore nel settore edile e vinicoli, il “Nuovo Signore” della Festa è sposato ed è padre di una figlia, emozionate quanto lui nell’accogliere il Santo in casa dove resterà esposto tutti i giorni dalle ore 8 alle ore 20 alla venerazione della cittadinanza, fino alle ore 18 del 26 gennaio, per poi essere pregato col Rosario tutti i giovedì per i prossimi 12 mesi.
– Quale è il suo rapporto con la Festa?
“Per me è un onore partecipare a una cerimonia che rimanda a una tradizione molto antica esempio di quel senso civico che anima le nostre comunità.
Questa, in particolare, dimostra di essere una comunità senza confini e che sa mantenersi unita nelle differenze.
Il messaggio che ci consegna Sant’Antonio è più attuale che mai”.
Antonio Vicari è tornata alla Cavalcata da due anni dopo un terribile incidente subito nel 1999
– A quante cavalcate e torciate ha partecipato?
“Molte, purtroppo negli ultimi 25 anni solo a 2 Cavalcate, scelta compiuta in seguito ad un terribile incidente avvenuto nel 1999.
Alle Torciate sempre presente”.
I due cani di Antonio Vicari
– A che età la prima volta?
“La Cavalcata ad 8 anni, portato a capezza da mio nonno Giuliano”.
– Cosa rappresenta per lei Sant’Antonio Abate?
“Sono molto legato alla figura del Santo, una devozione cresciuta nel tempo: il Santo è stato riferimento in alcuni momenti della mia Vita”.
– Dove collocherà la Sacra immagine?
“La Sacra Immagine sarà presente con noi in casa, nei vari momenti di vita familiare”.
– Quando ha presentato domanda e perché?
“Presentai domanda nel lontano 1992, a casa di Enrico Mancini, fatta per la devozione per il Santo e per il legame con la Festa”.
– Come ha vissuto questa lunga attesa?
“Con trepidazione e gioia”.
– Prima di lei qualcun altro in famiglia è già stato il Signore della Festa?
“Mio zio Sandro, il fratello di mia madre, purtroppo venuto a mancare nel 2024”.
– E’ emozionato?
“Emozionato e felice”.
– Come si sta preparando al grande evento?
“Sono giorni molto intensi, fortunatamente c’è una grande partecipazione ed aiuto da parte di tutti”.
– Come immagina la prossima settimana con l’immagine del Santo esposta nella sua casa aperta a tutti?
“Una settimana impegnativa, ma piena di gioia e felicità”.
– Come gestirà i Rosari che ogni giovedì per un anno si terranno nella sua casa?
“Vedremo strada facendo, ma sicuramente le esperienze precedenti ci saranno di grande aiuto, come nel resto dell’organizzazione della festa”.
– Cosa significa per lei essere un confratello della Pia Unione?
“Un significato importante, per una festa sentita come Sant’Antonio”.