Si sono presentati in negozio portando una bambina per la mano. Da lì a due minuti si sarebbero scatenati come furie contro il commerciante che li aveva scoperti mentre tentavano di rubare una bottiglia di cognac.
Tutto è avvenuto sotto gli occhi della piccola.
Un momento della violenta aggressione ai danni del 50enne commerciante bengalese
E’ il retroscena della violenta rapina messa a segno verso le ore 12 di venerdì 7 febbraio nel minimarket al civico 122 di via di Villa Adriana, un’attività gestita da Alamin Islam, un 37enne commerciante originario del Bangladesh (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza interna del mini-market sono al vaglio della Polizia: da 48 ore gli investigatori del Commissariato di Tivoli cercano di risalire agli autori del pestaggio di Kalam Abul, il 50enne bengalese colpito a bottigliate in testa e finito al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni Evangelista” di Tivoli (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Il minimarket di via di Villa Adriana 122 dove si è consumata la rapina e il pestaggio
Decisiva potrebbe essere proprio la bimba ripresa dalle telecamere e accompagnata per mano dai due aggressori, due italiani dall’apparente età di 30 anni.
Uno indossava una felpa grigia col cappuccio sulla testa, pantaloni neri sportivi e scarpe da ginnastica bianche, con la mano destra teneva la bimba e con la sinistra la cartella della scuola.
L’altro, cappello di lana nero, giaccone sportivo, pantaloni e scarpe dello stesso colore, accompagnava la piccola tenendole la mano destra.
I filmati al vaglio della Polizia sono impietosi e ritraggono il 30enne con la felpa grigia prelevare dal frigo due birre e raggiungere la cassa.
Nel frattempo il giovane vestito di nero apre il frigo, prende due birre e infila una bottiglia di cognac nella tasca del giubbotto.
Da sinistra: Alamin Islam, il titolare del negozio, e Kalam Abul, il 50enne ferito a bottigliate in testa
A quel punto Kalam Abul esce da dietro il bancone, invitando il ragazzo a riconsegnare la bottiglia trafugata, ma la reazione è di una violenza inaudita.
Il giovane vestito di nero tramortisce il bengalese con una raffica di pugni, scaraventandolo sul frigorifero dei surgelati posto al centro del negozio, mentre il ragazzo con la felpa grigia inizia a sferrare colpi sulla testa con la bottiglia di cognac appena bevuta con la bimba al suo fianco.
Una passante urla: “Che succede? Perché menate? Fermatevi”.
Il giovane vestito di nero esce, poi rientra e sferra un calcio al torace di Kamal, facendolo cadere sul pavimento. Le immagini ritraggono il ragazzo col cappuccio nero sputare verso il 50enne e urlare “pezzo de m… anfame … e mo’ famme beve dalle guardie”.
Quindi, tira un pugno sul vetro del frigorifero, afferra altre due birre e si dilegua.
Il 30enne con la felpa grigia prende per mano la bambina e uscendo si rivolge a Kalam Abul, riverso sul pavimento tramortito e col volto ridotto una maschera di sangue: “pezzo de m…a”.
L’ultima minaccia al commerciante bengalese: “Te spacco tutto io, oh”
L’uomo e la piccola si avviano, ma la bimba improvvisamente torna indietro e viene di nuovo inquadrata dalla telecamera all’ingresso del locale.
Il 30enne con la felpa grigia la riprende per mano e prima di andar via lancia l’ennesima minaccia al commerciante: “Te spacco tutto io, oh”.
La caccia ai due aggressori è aperta.