TIVOLI - Molesta la 15enne, minaccia il prete e picchia i fedeli: assolto. E’ matto

Il 60enne tiburtino crea il panico al Duomo, ma non è imputabile

Per due mesi ha terrorizzato il quartiere, molestando minori, minacciando il parroco e picchiando i fedeli.

Tuttavia è incapace di intendere e di volere.

Per questo ieri, lunedì 10 febbraio, il Tribunale di Tivoli ha dichiarato non imputabile M. M., un 60enne residente a Tivoli Centro.

Il Collegio presieduto da Nicola Di Grazia – a latere le giudici Camilla Amedoro e Maria Grazia Patrizi – ha scagionato l’imputato e ha applicato la misura di sicurezza della libertà vigilata con prescrizioni di cura per la durata minima di un anno.

Secondo la ricostruzione dei magistrati, i fatti sono avvenuti nell’estate del 2018 nella zona intorno alla Basilica di San Lorenzo, il Duomo di Tivoli.

La prima a finire nel mirino del 60enne è stata una ragazza all’epoca 15enne.

L’uomo l’avrebbe costretta a subire atti sessuali con violenza, avvicinandosi repentinamente o con una scusa in modo da sorprenderla e palpeggiarla. In particolare verso le fine di luglio 2018, verso le ore 17, mentre la minorenne era in compagnia di un’amica M. M. si è avvicinato per toccarle i fianchi dicendo: “Se io avessi la tua età, saprei cosa farti”.

L’8 agosto 2018 alle 20,50 la stessa scena: l’uomo le si avvicinò con la scusa di chieder una sigaretta toccandole il seno.

LEGGI ANCHE  GUIDONIA - Incontri con i letterati, Eraldo Affinati al Centro commerciale "Tiburtino"

Il 10 agosto 2018 alle ore 20, le si avvicinò, le alzò la maglietta e la palpeggiò sui glutei.

Nello stesso periodo compreso tra luglio e agosto 2018 M. M. si sarebbe reso protagonista di molestie ai parrocchiani, ai fedeli e ad altre persone nella parrocchia di San Lorenzo e nei luoghi circostanti, tra cui l’oratorio e la mensa della Caritas. In particolare l’uomo prese di mira due minorenni, due donne sessantenni e addirittura il parroco del Duomo don Fabrizio Fantini.

Non contento il 10 agosto 2018 M. M. interruppe continuamente la celebrazione della messa impedendone il regolare svolgimento.

E non è finita.

Il 60enne tiburtino era accusato anche di lesioni personali perché il 12 agosto 2018 sferrò un pugno al volto di una fedele 63enne mandandola all’ospedale dove fu medicata e dimessa con una prognosi di 6 giorni.

L’indomani mattina – erano le ore 10 del 13 agosto 2018 – M. M. incontrò per strada una donna oggi 60enne, amica della 63enne presa a pugni, e la minacciò di dichiarare alle forze dell’ordine che era stata la donna ad aggredirlo per prima.

LEGGI ANCHE  CASTEL MADAMA - "Natale in vetrina", la Macelleria Cadorna vince il concorso tra commercianti

Per essere più convincente l’uomo le disse che in caso contrario, la 60enne testimone avrebbe fatto una brutta fine e che avrebbe abusato della figlia.

Secondo la ricostruzione dei magistrati, nel mirino di M. M. è finito anche don Fabrizio Fantini, in numerose circostanze minacciato dall’uomo. In particolare l’8 agosto 2018 M. M. con un bastone urlò al parroco di San Lorenzo “Te spacco la testa”.

Il 17 agosto 2018 si presentò alla mensa della Caritas sempre con un bastone urlando: “Io spacco tutto, mi dovete dare da mangiare”.

In un’altra circostanza chiese al parroco di intercedere con un 55enne dicendo “Altrimenti vedrai cosa ti succede”.

Il 55enne il 31 luglio 2018 era stato colpito al volto con uno schiaffo da parte di M. M. che lo scaraventò a terra per poi puntargli un cacciavite alla gola.

Due perizie del Tribunale di Tivoli hanno dichiarato il 60enne incapace di intendere e di volere oltre che pericoloso socialmente, per questo è attualmente ristretto in una casa di cura.

Le motivazioni della sentenza saranno depositate tra 30 giorni.

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.