Oltre 620 chilogrammi di pesce spada sequestrati e 2.000 euro di sanzioni amministrative ad ogni operatore.
E’ il bilancio del blitz effettuato nella notte di oggi dai militari della Capitaneria di porto “capitolina” all’interno del settore riservato ai prodotti ittici del Centro Agroalimentare Romano di Guidonia, uno dei centri alimentari più grandi di Europa.
Secondo un comunicato stampa diffuso oggi, lunedì 17 febbraio, dalla Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Roma, è stato bloccato e sequestrato un carico di ben 31 grandi pesce spada da oltre 620 chilogrammi destinato ad essere subito commercializzato totalmente privo di tracciabilità, ovvero senza che se conoscesse la provenienza e pure in carenza di controlli sanitari occorrenti ai fini della vendita subito dopo la pesca.
“Salate” le sanzioni amministrative pari a 2.000 euro ad operatore.
“Si tratta di un’azione che ha tutelato il consumo umano – dicono dalla Capitaneria di Roma –, evitando che una grossa partita di pescato tanto ricercato ed apprezzato dalla clientela finisse sulle “nostre tavole”, ma che, al contempo, ha salvaguardato gli interessi di quegli operatori economici che al CAR stesso e nel settore ittico svolgono in modo lecito la loro attività.
E questo evita anche situazioni di concorrenza sleale”.
Dalla Capitaneria sottolineano inoltre che l’attività del Centro Agroalimentare Romano di Guidonia non è scalfita da questo episodio.
Il CAR resta un polo alimentare di grande rilevanza nella distribuzione di prodotti su un vastissimo territorio ed evitare che partite di pescato saltino il tracciamento nella catena distributiva è una priorità, specialmente quando “sono in ballo grandi numeri” nella vendita di prodotti.