TIVOLI – Ospedale senza bar: la Asl non vuole assegnare la gestione al vincitore dell’appalto

La “Fantasy Catering sas” vince al Tar: risarcimento danni in vista a spese dei contribuenti

Ha vinto la gara nove anni fa, ma da allora non le è mai stato aggiudicato l’appalto. Anzi, ora che il nosocomio è stato riaperto la Asl vorrebbe addirittura bandire una nuova gara per la gestione del bar all’interno dell’ospedale “San Giovanni Evangelista” di Tivoli.

Il giardino esterno del vecchio bar dell’ospedale “San Giovanni Evangelista” di Tivoli

Una situazione paradossale quella in cui si trova la “Fantasy Catering sas”, società di ristorazione di Alessandro Ricchiuti alla quale il 30 ottobre 2017 la Asl Roma 5 aggiudicò la gestione di 5 punti ristoro su sei, a cominciare dal bar del nosocomio di via Parrozzani (CLICCA E LEGGI L’AGGIUDICAZIONE DEL 2017).

Oggi, lunedì 10 marzo, con la sentenza numero 4999 – CLICCA E LEGGI LA SENTENZA - il Tar del Lazio ha condannato l’Azienda Sanitaria a manifestare espressamente la propria volontà se intenda o meno stipulare il contratto d’appalto entro novanta giorni.

La vicenda risale al 2016, quando la Asl bandì la gara per la gestione dei punti ristoro.

La “Fantasy Catering sas” si aggiudicò la gestione del bar del Distretto sanitario di Guidonia a un canone annuo di 26.611,20 euro, quello dell’ospedale di Subiaco per 39.916,80, quello di Palombara Sabina per 10.080 euro e quello del nosocomio di Palestrina aggiudicato per un canone di 43.008 euro.

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La società di Alessandro Ricchiuti si aggiudicò anche il bar del “San Giovanni Evangelista” di Tivoli per un canone annuo di 108.864 euro più iva, ma non riuscì a prenderne possesso per una serie di vicissitudini.

La gara del 2016 prevedeva la gestione del vecchio bar con ingresso da largo San Giovanni, che da lì a breve sarebbe stato chiusi per ristrutturazione.

Il chiosco prefabbricato in legno pagato quasi 50 mila euro e demolito perché abusivo

Tant’è che a giugno 2017 la Asl acquistò un chiosco prefabbricato in legno dalla ditta “Servizi e Appalti srl” per una somma pari a 47.543,98 iva compresa (CLICCA E LEGGI L’ACQUISTO DEL CHIOSCO).

Il chiosco fu installato nel piazzale esterno e restò aperto fino a quando il 10 aprile 2018 fu sequestrato dalla Polizia Locale perché abusivo e successivamente demolito.

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Da allora l’ospedale “San Giovanni Evangelista” di Tivoli è rimasto senza punto ristoro.

Dopo il tragico incendio e la riapertura, il 30 luglio 2024 la “Fantasy Catering sas” ha richiesto la consegna dei locali adibiti a punto ristoro, oggi realizzati nel salone d’ingresso dell’ospedale tiburtino.

Ma l’8 agosto 2024, la Asl ha comunicato alla società di Ricchiuti di avere “intenzione” di procedere a nuova gara per l’affidamento del punto ristoro del “San Giovanni Evangelista” per salvaguardare l’interesse pubblico.

Le motivazioni sono riconducibili alle mutate condizioni generali di mercato, passando per gli anni trascorsi dall’aggiudicazione dell’appalto, senza sottovalutare la nuova ubicazione dei locali da adibire a bar\punto di ristoro.

A quel punto il 24 ottobre 2024 la “Fantasy Catering sas” ha diffidato l’Asl ad effettuare la stipula del contratto relativo al punto di ristoro presso l’Ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli, dopodiché si è appellata al Tar del Lazio.

I giudici amministrativi hanno accolto il ricorso e condannato l’Azienda Sanitaria di Tivoli al pagamento di 1.500 euro per le spese processuali. Pagano i contribuenti.

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