Obbligo per i dipendenti indagati di informare l’Azienda sanitaria.
Il Direttore Generale della Asl Roma 5 Silvia Cavalli
E’ quanto disposto con la delibera numero 922 – CLICCA E LEGGI LA DELIBERA - firmata venerdì 23 maggio dal Direttore Generale della Asl Roma 5 Silvia Cavalli.
Il provvedimento prevede integrazioni e modifiche al Codice di Comportamento dei dipendenti Asl già adottato con la delibera numero 182 del 29 gennaio 2024.
Vale la pena evidenziare che la delibera è stata varata nei giorni immediatamente successivi alle notifiche degli avvisi di garanzia ad alcuni dei funzionari e dirigenti indagati dalla Procura di Tivoli nell’ambito dell’inchiesta sul tragico incendio dell’ospedale “San Giovanni Evangelista” di Tivoli, avvenuto nella notte tra venerdì 8 e sabato 9 dicembre 2023 e costato la vita a tre anziani pazienti (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
La delibera numero 922 stabilisce per il dipendente coinvolto in un procedimento penale l’obbligo di informare l’Azienda tempestivamente e comunque entro 15 giorni.
In tal modo la Roma 5 potrà attivarsi in tempo utile per la rotazione straordinaria obbligatoria nel caso di condotte corruttive, oppure per una rotazione straordinaria facoltativa nel caso di condotte non corruttive. L’obiettivo è salvaguardare la propria immagine all’esterno.
Il dipendente deve segnalare per iscritto all’Azienda di essere coinvolto in un procedimento penale per condotte attinenti allo svolgimento dell’attività lavorativa, ma anche per condotte estranee al lavoro, sin dalla prima conoscenza dell’iscrizione nel registro degli indagati.
Il dipendente è tenuto a comunicare – entro 48 ore e per iscritto – di essere stato sottoposto dall’Autorità Giudiziaria a misure cautelari personali coercitive (allontanamento dalla casa familiare; divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa; divieto e obbligo di dimora; arresti domiciliari; custodia cautelare in carcere; custodia cautelare in luogo di cura) e a misure cautelari personali interdittive (sospensione dall’esercizio della responsabilità genitoriale; sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio; divieto temporaneo di esercitare determinate attività professionali o imprenditoriali).
Il dipendente è altresì tenuto o comunicare, entro 48 ore e per iscritto, all’Aziendo l’avvenuta revoca della misuro cautelare disposta a suo carico.