GUIDONIA - Italiani nomadi rapinano i passanti e picchiano gli agenti

Due fratelli seminano il panico: per fermarli ci sono volute 8 poliziotti, 3 sono finiti in ospedale

Mentre li caricavano in auto ammanettati per accompagnarli in carcere, avrebbero lanciato le ultime minacce verso gli agenti.

E pensare che qualche ora prima ne avevano mandati addirittura tre al pronto soccorso: due vere e proprie furie, tant’è che per bloccarli è stato necessario l’intervento dei rinforzi da Roma.

Oggi pomeriggio, venerdì 30 maggio, è finita in una cella di Rebibbia la scorribanda di due fratelli già noti alle forze dell’ordine e residenti all’Albuccione, quartiere alla periferia di Guidonia Montecelio, arrestati dagli agenti del Reparto Volanti del Commissariato di Tivoli.

Si tratta di M. H., 37enne pregiudicato uscito da pochi giorni dalla detenzione, e di D. H., di 30, anche lui già noto alle cronache giudiziarie, nati in Italia da famiglia di etnia nomade da decenni stanziata in un campo attrezzato dell’Albuccione.

Su diposizione della Procura di Tivoli, i due sono in carcere in attesa della convalida dell’arresto con le accuse di tentata rapina, resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale.

Secondo le prime informazioni raccolte dal quotidiano on line Tiburno.Tv, la scorribanda di M. H. e D. H. è iniziata verso le 8,30 di stamattina, venerdì 30 maggio, nel quartiere di Colle Fiorito, dove i due fratelli avrebbero ingaggiato una lite con alcuni muratori in via dei Girasoli.

LEGGI ANCHE  SANT'ANGELO – Cocaina e crack nell'auto a noleggio: fermati due giovani albanesi

Qualche minuto dopo, sempre in via dei Girasoli i due con la forza sarebbe saliti a bordo della Opel Corsa di un 40enne italiano al fianco del quale sedeva la moglie di un amico dell’uomo.

Pare che i due pregiudicati abbiano costretto il conducente ad accompagnarli sulla via Tiburtina, ma durante il tragitto M. H. e D. H. avrebbe molestato e spaventato la donna, a tal punto che la passeggera si è gettata dall’auto in corsa lungo via Trento, nel quartiere di Villalba di Guidonia.

A quel punto, una volta giunti sulla Tiburtina, i due fratelli avrebbero anche tentato di rapinare il conducente della Opel, che si è dato alla fuga raggiungendo il posto di lavoro dove è stato soccorso dai colleghi.

Mentre veniva lanciata la richiesta di soccorso al Numero Unico per le Emergenze 112, M. H. e D. H. si sono allontanati a piedi ed hanno raggiunto un bar in via Tiburtina, al Bivio di Guidonia.

LEGGI ANCHE  PONZANO - Incendio su una cisterna di Gpl, chiusa l'A1

E’ lì che gli agenti del Reparto Volanti li hanno intercettati.

Alla vista dei due poliziotti i due fratelli hanno tentato la fuga, ma sono stati bloccati e a quel punto hanno reagito.

Pugni, calci, sedie lanciate: una scena da Far West metropolitano.

Durante la colluttazione è stato necessario l’intervento di un’altra volante del Commissariato di Tivoli, di una del Reparto di Roma e di due poliziotti in borghese.

Quattro pattuglie per riuscire ad ammanettare M. H. e D. H. che oltre ai danni all’interno del bar hanno continuato a scalciare anche all’interno degli uffici del Commissariato di largo Salvo D’Acquisto.

Oltre alla coppia di 40enni italiani a bordo della Opel Corsa, anche un trentenne ha formalizzato denuncia nei confronti dei due fratelli.

Al termine delle formalità di rito, tre agenti sono finiti in pronto soccorso per farsi medicare le contusioni e le ecchimosi subite nella colluttazione.

Sarà il Tribunale di Tivoli a decidere se confermare o meno per M. H. e D. H. la custodia cautelare in carcere.

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.