di Angelo Gomelino
Quest’anno per l’organizzazione della Sagra delle Cerase di Palombara Sabina ci si è pensato per tempo ed i risultati oltremodo positivi si sono visti.
Eccome!
Certo qualcosa non è riuscita come si voleva, ma va bene così.
Infatti una programmazione di così tanti eventi, tutti impegnativi e di spessore, racchiusi nell’arco di una settimana – dal 30 maggio all’8 giugno – non è stata cosa da poco conto.
L’impegno dell’Amministrazione comunale di Palombara Sabina, con il sindaco Onorevole avvocato Alessandro Palombi, è stato considerevole, perché non ci si è soffermati all’immediato, del rilancio della Sagra dei fasti pre-covid, ma ci si è proiettati su una programmazione di lungo periodo, fino al 2028, anno del 100esimo anniversario della Sagra delle Cerase, la più antica d’Europa.
L’incarico accordato all’assessore, Eddy Sarnacchiaro di Delegato alla Sagra delle Cerase è stato determinante perché l’assessore, per tempo, si è potuto dedicare ad un lungo lavoro, non sempre facile, di riaggregazione delle locali associazioni culturali e delle tradizioni, che ha portato alla emanazione di un bando concorso, che si è concluso con l’aggiudicazione della Sagra, fino al 2028, all’Associazione Carristi.
Con un precedente articolo – CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO – ci si è soffermati sugli eventi di apertura della Sagra delle Cerase svoltisi il 30 e 31 maggio, quelle dedicate alle “Tradizioni e al Folklore”, con la sfilata delle cerasare e dei cerasari dell’associazione “Mirna Pochetti” e dei laboratori di cucitura degli storici costumi tradizionali del Centro Anziani e dell’associazione “La Palombella” per il concorso a Reginetta delle cerase 2025 , titolo conquistato da Federica Mezzanotte per il suo meraviglioso e inappuntabile abito tradizionale, per concludere con il Torneo dei Rioni sfidatisi con il ballo del sardarellu palommarese.
Nei giorni immediatamente successivi dell’1 e 2 giugno sono state celebrate le giornate dello sport e dell’ecologia, con gare di pallavolo, tornei di boxe, la piantumazione di un albero di ciliegie nel parco pubblico e la camminata dagli storici monumenti del Convento di San Francesco a San Giovanni in Argentella.
Con la piccola appendice della Sagra nella frazione di Marzolano organizzata dalla locale Associazione culturale.
Qualche giorno di breve sosta, per riprendere venerdì 6 giugno.
Una giornata piena di attività tra dimostrazioni di auto da drifting, enogastronomia, musica con la canzone romana del duo “Daniela Minniti e Paolo Degli Atti” e cultura con il professor Marco Testi al Castello Savelli, con visite guidate del castello e aperitivo culturale al giardino.
Ma due sono stati gli eventi di spicco che hanno caratterizzato la giornata.
Nel pomeriggio la Tavola Rotonda sulla coltivazione della ciliegia e le sue prospettive.
Un interessante e seguito convegno, aperto con il saluto del sindaco Alessandro Palombi, il quale ha tenuto a ricordare di come «… Palombara Sabina con la 97ª edizione della Sagra delle Cerase, una delle tradizioni più radicate e amate del nostro territorio, rappresenta l’identità agricola e culturale della nostra comunità, celebrando uno dei suoi prodotti simbolo: la ciliegia.
Un frutto che racconta lavoro, passione e storia. Palombara dimostra così, ancora una volta, quanto sia forte il legame tra territorio, agricoltura e tradizione.
Ringrazio tutti gli organizzatori, gli esperti intervenuti e le istituzioni presenti per il confronto prezioso durante la tavola rotonda sulle prospettive della coltivazione cerasicola nel Lazio.
Un particolare ringraziamento va all’assessore all’agricoltura Giancarlo RIGHINI e alla consigliera Micol Grasselli, che hanno voluto anche visitare l’area di allestimento dei meravigliosi carri allegorici dell’associazione carristi Palombara. Avanti così, nel solco della nostra storia e con lo sguardo rivolto al futuro».
I due rappresentati della Regione Lazio, rifacendosi alle parole del sindaco hanno messo in risalto come queste manifestazioni siano da preservare gelosamente e come da parte delle istituzioni, forte deve essere il sostegno sia organizzativo che economico.
Prima di dar corso al convegno, la moderatrice Daniela Fava ha dato la parola al professor Giovan Battista Quaglia, presidente onorario dell’Associazione “La Palombella”, il quale ha tenuto a ricordare il comandante Massimo Massimi, venuto a mancare recentemente, con il quale, in qualità di Assessore all’agricoltura di Palombara, nel lontano 2009, parteciparono a Bagnaria (PV) all’Assemblea dell’Associazione Nazionale delle città delle ciliegie, per promuovere le qualità della nostra “Ravenna”.
Il convegno, quindi, ha avuto inizio con gli interventi dei rappresentanti agricoli: dott. Carlo Picchi, Direttore Regionale Coldiretti; dott. Francesco Bosio, direttore O.P. LATIUM; dott. Alessandro Donati, presidente DOP SABINA che hanno messo in risalto, ognuno per il suo campo d’azione, con gli innegabili punti di forza, le difficoltà delle tante problematiche che l’agricoltura continuamente presenta: dalle mutate stagionalità metereologiche, alle insidie della natura, alle difficoltà dei mercati.
Per la coltivazione della ciliegia in particolare, da alcuni anni, con il contrasto ai micidiali attacchi della drosophila Suzukii, moscerino originario del sud-est asiatico.
Difficoltà per il cui superamento non basta migliorare l’organizzazione aziendale, l’ammodernamento delle attrezzature tecnologiche, ma serve che gli enti governativi preposti siano supporto fattivo di salvaguardia delle coltivazioni e di sostegno economico.
Nella tarda serata, la sfilata di moda dal titolo “Insieme nel ricordo di Silvia Nobili”, la indimenticata giovane modista palombarese venuta a mancare inaspettatamente alcuni mesi fa a soli 33 anni.
Un omaggio che mamma Elisabetta e papà Ugo con l’aiuto delle Associazioni “Idee&Valori” e “Carristi” hanno fortemente voluto per ricordare la loro cara Silvia.
A presentare la sfilata la bravissima Giulia Costantini, che ha dimostrato tutta la sua professionalità e delicatezza nel condurre questa serata emotivamente impegnativa.
Serata che è stata intervallata dalle sfilate di modelle professionali con le creazioni sartoriali di Silvia a quelle di vecchie clienti, venute finanche da lontano e dagli interventi delle scrittrici Paola Desini, del libro “Salvami” e Raffaella Gambardella, del libro “Donne con lo zaino”. E così mentre su uno grande schermo venivano riproposti i filmati delle partecipazioni di Silvia nei programmi RAI “Detto Fatto” e “La Porta Magica”, con la voce narrante di Caterina Balivo.
Una serata magica che ha visto Piazza XXIV Maggio stracolma di tanti amici, estimatori e tanta gente comune in un misto di commozione e gioia nel rivedere nei filmati una Silvia entusiasta, sorridente, piena di vitalità e di passione professionale e immaginarla come anche lei, allo stesso modo stesse godendo per uno spettacolo di grande spessore artistico, di eleganza e signorilità.
Oggi Silvia avrebbe festeggiato il suo trentaquattresimo compleanno.
Questo il regalo di mamma e papà.
La giornata di sabato 7 giugno non è stata da meno con spettacoli e musica per tutte le età ma anche cultura e tradizioni con spettacoli di clown e di magia per la gioia dei più piccoli, e non solo.
Di Drifting con le auto, enogastronomia e poi uno spettacolo di danza della scuola “La gioia di danzare” di Sara Zuccari con un ospite d’onore d’eccezione, il palombarese Samuel Antinelli, da Amici di Maria De Filippi.
Al castello Savelli visite guidate e una Tavola Rotonda sul libro in preparazione “Com’era Palombara – La storia della Sagra delle Cerase” Terzo tomo de “Una tira l’altra” con annessa mostra fotografica digitale.
La sera al Piazzale Giovanni Paolo II apertura dello stand “Il carrosticino” e grande spettacolo musicale con I COLLAGE. Piazzale gremitissimo e grandissimo successo dal famoso gruppo musicale degli anni settanta del 900.
Finalmente si è arrivati a domenica 8 giugno, la mattinata si è aperta con il raduno del Vespa club seguito subito dalla Banda Municipale di Palombara e majorettes al suono allegro, per le vie cittadine, di “Cerase in fiore” e “Cerasara”, due canzoni composte da musicisti palombaresi negli anni trenta del 900, per allietare le prime sagre.
Al seguito della banda le cerasare e cerasari, con in testa la Reginetta delle Cerase 2025, Federica Mezzanotte e dagli altri gruppi in costume tradizionale delle associazioni: “La Vunnella” di Montecelio, “Le Tamburellare tiburtine” di Tivoli; “Lu Varnellu” di Marcellina; “Folklandia” di Genzano.
Intanto nella Piazza Mazzini hanno iniziato ad arrivare i primi cesti di cerase dei produttori locali che hanno partecipato al concorso Mostra delle Cerase – 8° Memorial Sandro Lucci organizzata dall’associazione socio culturale “La Palombella”.
Questi i risultati:
Premio speciale per la qualità “RAVENNA” – Tenuta Valeria: Piatto cerasara in ceramica e targa
Varietà innovative:
1° Premio (Royal Helen) – Agricola Giangirolami: mattonella artistica in maiolica di Loretta Ippoliti) e targa;
2° premio (Ferrovia) – Azienda agricola Colle Difesa: Quadro del pittore Franco Ranaldi e targa;
3° premio (Ferrovia) – Az. Agricola Danieli Severino: libro La Palombella e targa;
Agli altri partecipanti: Attestati di partecipazione.
I premi sono stati consegnati nel pomeriggio insieme alle premiazioni di altri concorsi e della Reginetta delle Cerase 2025, Federica Mezzanotte, nominata “Palombella 2025” e omaggiata con un piatto personalizzato in ceramica offerto dalla omonima Associazione e opera dell’artista, Maestra d’Arte, Loretta Ippoliti.
Intanto il rombare dei tamburi di un complesso percussionista e l’assieparsi di gente in piazza Vittorio Veneto faceva presagire l’arrivo dei CARRI ALLEGORICI, allestiti in appositi capannoni nei pressi di Piazzale Giovanni Paolo II, per essere valutati da una giuria di esperti che ne ha stilato la classifica:
1°) Dick Dastardly (La macchina di Muttley);
2°) Connectus;
3°) Il Castello di Fiona;
4°) La Tartaruga.
Fuori concorso: Il Leone del Centro Diurno “Oltre i confini” e dell’asilo San Giuseppe.
Per quanto riguarda il concorso dei Rioni, la giuria ha ritenuto di classificarli tutti a pari merito ma l’abbinamento ai carri, di fatto ha determinato la seguente classifica:
1° Casermone;
2° Sant’Egidio;
3° Colle Coco e Santa Maria;
4° Castello e San Biagio.
Nella lunga storia della Sagra, la costruzione dei carri, almeno fino agli anni sessanta del secolo scorso, era appannaggio degli artigiani locali, che però negli ultimi giorni non potevano fare a meno di ricorrere per la decorazione degli stessi, con i fiori e le cerase, all’aiuto entusiasta di tanti ragazzini e adolescenti, che poi ne diventavano nella sfilata e specialmente davanti alla giuria giudicante, i più fanatici supporter.
Con gli anni, tra quei ragazzini e adolescenti, alcuni rimasti attratti da quell’arte e mantenendone la passione, si sono sostituiti ai vecchi artigiani ed hanno portato avanti la tradizione.
Tradizione fatta anche di annuale contestazione più o meno rumorosa ma che nel giro di qualche giorno si è sempre placata e, amici più di prima, si è pensato ai carri della successiva Sagra.