“Le partite erano terminate. All’improvviso si sono sentiti “pum pum pum”. La signora ferita e svenuta. Una grande paura: mai vista una cosa del genere”.
A parlare così al quotidiano on line Tiburno.Tv è Vittorio Giammarco, 75 anni di Villanova di Guidonia, fondatore e presidente della Associazione di volontariato “Michela Stella Maris”, intitolata all’amata figlia Michela scomparsa all’età di 5 anni nel 1985.
Ieri sera Vittorio era al campo sportivo di Rocca Bruna, a Villa Adriana, mentre il 57enne di origini pugliesi Vincenzo Cendamo sparava sulla folla – probabilmente, perché sono in corso le indagini – con un fucile da softair modificato e feriva al braccio sinistra una 42enne italiana residente ai Pichini di Guidonia (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Il 75enne presidente della Associazione di volontariato “Michela Stella Maris” è l’ideatore del Memorial Michela Giammarco, torneo di calcio giovanile quest’anno organizzato in collaborazione con la “Asd Villa Adriana” per la prima volta riservato ai nati nel 2010, 2011 e 2012, la 40esima edizione del quale è iniziata proprio ieri sera e si concluderà il 30 giugno con le finali.
“Quello che è successo è incredibile – inizia a raccontare – non ho dormito tutta la notte, la paura è stata tanta”.
Può spiegare come sono andati i fatti?
“Erano circa le 20,20. Le partite erano terminate e la gente usciva dalle tribune, mentre i calciatori erano negli spogliatoi”.
Si sono sentiti gli spari?
“Si sono sentiti sì, all’improvviso si è sentito “pum pum pum”.
I proiettili hanno preso il muro e uno di rimbalzo ha ferito la signora”.
I proiettili erano pallini di gomma o di piombo?
“Era notte, per terra non siamo riusciti a vedere e a trovarli, io non lo so se erano di gomma o piombo. Ma la signora si è messa molta paura, il colpo ha rimbalzato sul muro e l’ha centrato su un polso, sanguinava, c’è voluto un po’ per farla riprendere”.
La signora è svenuta?
“Sì, la signora era per terra, abbiamo cercato di soccorrerla, le abbiamo dato un goccio di Coca Cola per farla riprendere con la caffeina: lo spavento è stato tanto”.
Vittorio, lei si è spaventato?
“Porca miseria, non mi era mai successa una cosa del genere in 40 anni.
Chi l’ha visto mai uno che spara in mezzo alla gente? Ha sparato dall’alto verso il basso, neanche in aria, ha sparato ad altezza uomo.
Il proiettile ha preso prima un muro, poi un altro muro poi ha rimbalzato addosso alla signora: pensi se fosse arrivato dritto per dritto oppure se avesse colpito i bambini.
La gente si è impaurita, poteva prendere chiunque”.
Avete visto da dove sparava il cecchino?
“Sparava da sopra al campo.
Alle spalle della tribuna, dove la gente guarda la partita, c’è una macchia fitta fitta e un grande ponteggio: ieri sera qualcuno diceva che sparava da lì.
Sempre al centro sportivo dicevano che questo signore è recidivo, non sarebbe la prima volta e un po’ di tempo fa avrebbe fatto la stessa cosa”.
Il Memorial Michela Giammarco intitolato a sua figlia va avanti o verrà sospeso?
“Spero che i partecipanti non si siano messi tutti paura a tal punto da abbandonare il torneo, perché stasera è prevista la seconda giornata”.
Vuole fare un appello?
“Il torneo si organizza da 40 anni spero che si giochi comunque. Io non so cosa sta succedendo, si respira un’aria brutta di prepotenza e c’è un clima di violenza come non era mai successo.
Tutto questo “io io io” di molte persone ha portato a tale situazione.
E le quotidiane notizie diffuse dai tg inducono le persone a pensare che se sei un prepotente puoi vivere bene e ti puoi far rispettare, ma se sei una pecora devi sottostare a tutto.
Ho tantissimi anni, ma tutte queste cose brutte non le avevo viste mai”.