GUIDONIA - Maltratta la ex e i loro figli e accoltella la suocera: condannato

Il 33enne italiano non accettava la fine della relazione

Durante la relazione si era rivelato un uomo prepotente, ma quando la compagna ha deciso di lasciarlo ha iniziato una escalation di vessazioni e soprusi.

Per questo martedì primo luglio il Tribunale di Tivoli ha condannato in primo grado per maltrattamenti in famiglia e violazione di domicilio a 3 anni e sei mesi di reclusione G. S., 33enne italiano domiciliato a Guidonia Montecelio.

Il Collegio presieduto da Rosamaria Mesiti – a latere le giudici Teresa Antonella Garcea e Maria Grazia Patrizi – ha condiviso la ricostruzione della Procura che aveva richiesto una pena di 5 anni e sei mesi per l’imputato, difeso dall’avvocato Flavio Lupi.

Secondo la ricostruzione dei magistrati, la vicenda si consuma a Guidonia Centro.

Lui e lei si fidanzano giovanissimi, a 19 anni diventano genitori della prima figlia, iniziano la convivenza e a 26 anni nasce il secondogenito.

Ma nel 2018 la relazione va in crisi e lei decide di mettere la parola fine.

A quel punto, G. S. avrebbe iniziato uno stillicidio, maltrattando sia la ex che la loro bambina, sottoponendole a vessazioni e aggressioni.

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In particolare, l’uomo si sarebbe rivolto alla mamma dei suoi figli con frasi del tipo “Non servi a un ca…”, “Sei una madre di me…a”, “Fai schifo, se ci lasciamo non ti si prenderà nessuno”.

La donna ha denunciato da parte dell’ex compagno un controllo ossessivo del telefono e degli spostamenti, arrivando a pedinarla appostandosi nei luoghi abitualmente frequentati dalla donna.

Come se non bastasse, l’11 settembre 2021 G. S. si sarebbe perfino introdotto nell’appartamento della ex suocera e della ex cognata, schiaffeggiando quest’ultima e colpendo con un coltello la 55enne madre della convivente.

A quel punto, la 33enne presenta denuncia insieme alla madre, costituendosi successivamente parti civili nel processo rispettivamente attraverso le avvocate Debora Soria e Adriana Toti.

Stando sempre alla ricostruzione dei magistrati, G. S. avrebbe sottoposto la figlioletta di appena 8 anni a un vero e proprio “terzo grado” per ottenere informazioni sulla vita privata della madre, screditandola agli occhi della bimba ed ostacolandola sua frequentazione con la nonna materna.

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Il Tribunale di Tivoli ha condannando l’imputato alla pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni e alla sospensione dall’esercizio della responsabilità genitoriale per una durata pari a l doppio della pena inflitta.

G. S. è stato inoltre condannato al risarcimento dei danni patiti dalla ex, dai loro due bambini e dalla suocera da liquidarsi in separata sede.

Il Collegio ha previsto il pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva di 5 mila euro a favore della ex in proprio e in qualità di genitrice. G. S. dovrà infine risarcire rispettivamente 2.206 euro e 1.655 euro alla ex convivente e alla madre della donna per le spese di costituzione di parte civile.

Le motivazioni della sentenza saranno depositate tra 90 giorni.

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