TIVOLI - Processato per rapina in banca e assolto: l’autore del colpo è un sosia

Assalto a volto scoperto durante la festa di San Lorenzo: la Procura aveva chiesto 6 anni di galera

Confrontando la sua foto segnaletica con le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza, gli investigatori non ebbero dubbi: sembrava proprio la stessa persona.

In realtà, era un sosia.

Per questo ieri, mercoledì 2 luglio, il Tribunale di Tivoli ha assolto in primo grado dall’accusa di rapina aggravata Salvatore S., un 61enne italiano con precedenti specifici, originario di Caserta e trapiantato da anni in zona Anagnina.

 
 

Il Collegio presieduto da Sergio Umbriano – a latere i giudici Teresa Antonella Garcea e Matteo Petrolati – ha condiviso la tesi dell’avvocato Giancarlo Di Giulio assolvendo l’imputato per non aver commesso il fatto.

La Procura di Tivoli aveva chiesto una condanna a 6 anni di reclusione e 4 mila euro di multa.

Salvatore S. era imputato per la rapina a mano armata messa a segno ai danni della Cassa di Risparmio di Orvieto di piazza Plebiscito, nel Centro storico di Tivoli, nella mattinata del 10 agosto 2016, il giorno di San Lorenzo, patrono della Città dell’Arte.

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Il ladro sapeva che in occasione dei festeggiamenti per il Santo Patrono, la banca avrebbe chiuso prima, come tutti gli altri istituti di credito e le poste. Infatti l’autore attese le 11.15 e, per poter agire indisturbato, si introdusse quando uscì l’ultimo cliente.

All’interno erano presenti alcune impiegate e il gestore delegato della filiale. Dopo un lungo colloquio con una delle impiegate per una richiesta di finanziamento, il bandito a volto scoperto estrasse una pistola, minacciò il personale e si fece consegnare 3.355 euro, dileguandosi in piazza Plebiscito dove ad attenderlo c’era un complice al volante di un’auto col motore acceso a bordo della quale i ladri fuggirono per le vie del centro.

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Analizzando le immagini del sistema di videosorveglianza della filiale rapinata e di altre attività commerciali del Centro storico di Tivoli e scartabellando le foto segnaletiche dei rapinatori italiani sui 50 anni, gli agenti del Commissariato di Tivoli arrivarono a sospettare di Salvatore S., un lungo curriculum criminale in assalti alle banche, anche a volto scoperto.

Gli investigatori scoprirono che un uomo identico a Salvatore S. aveva effettuato un sopralluogo alla “Banca “Carim” di via del Trevio 55 il 9 agosto 2026, ossia il giorno prima della festa di San Lorenzo.

Dalla comparazione delle immagini e della foto segnaletica gli agenti della Polizia Scientifica espresso un giudizio di compatibilità totale, per questo Salvatore S. fu indagato senza mai essere arrestato, processato e ieri assolto per non aver commesso il fatto.

Le motivazioni della sentenza saranno depositate tra 90 giorni.

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