Nel pomeriggio di ieri, giovedì 25 settembre, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Tivoli hanno arrestato un autotrasportatore 43enne di origine romena, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, con l’aggravante specifica dell’ingente quantità, avendolo trovato in possesso di un carico di 540 chilogrammi di hashish nascosti nel rimorchio di un autoarticolato con targa spagnola che stava conducendo.
In particolare, i militari dell’Arma, nel corso di un servizio perlustrativo nel territorio di Guidonia, a ridosso del nodo autostradale, hanno notato un mezzo con rimorchio sbandare lungo la carreggiata, creando disagio alla circolazione e, pertanto, hanno immediatamente proceduto a fermare il veicolo e a sottoporlo a controllo, anche per sincerarsi dell’incolumità del conducente stesso.
Alla guida del mezzo, con targa spagnola, è stato identificato un autotrasportatore 43enne, di origine romena, il quale ha riferito ai Carabinieri che la manovra fosse frutto di una mera distrazione.
Tuttavia, sin dalle prime fasi del controllo, l’uomo è apparso visibilmente agitato, fattore quest’ultimo che ha indotto i Carabinieri ad approfondire gli accertamenti e ad eseguire una più accurata perquisizione sia dell’abitacolo, sia del rimorchio.
Infatti, una volta disposto il mezzo in un’area idonea e grazie all’ausilio di un’altra pattuglia intervenuta, i militari hanno aperto il portellone del camion, avvertendo immediatamente un forte odore di sostanza stupefacente.
La successiva e più accurata attività di ricerca, ha permesso di rinvenire, occultata tra i numerosi bancali di frutta che il camionista trasportava all’interno del rimorchio, un intero pallet carico di diverse confezioni di sostanza stupefacente del tipo hashish, dal peso complessivo di 540 chili.
La droga, abilmente nascosta grazie alla creazione di un doppiofondo all’interno dei bancali della frutta, era stata suddivisa in diverse confezioni del peso di circa 8 chili, ciascuna ricoperta di cellophane e riposta sottovuoto per garantirne la conservazione.
L’uomo arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Roma Rebibbia, in attesa dell’udienza di convalida, come disposto dall’A.G. tiburtina.