Un blitz dei Carabinieri ha permesso di smantellare un vero e proprio centro di riciclaggio di motocicli rubati nel cuore della Riserva naturale dell’Aniene a Roma.
Nel corso della serata di ieri, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri Roma Montesacro, con il supporto dei colleghi della Stazione di Tor Sapienza, hanno denunciato in stato di libertà 5 persone — un uomo di etnia rom e quattro cittadini nordafricani — gravemente indiziati dei reati di ricettazione e riciclaggio in concorso.
L’operazione è scattata dopo che i Carabinieri hanno intercettato il segnale GPS di un Honda SH rubato nei giorni scorsi.
Seguendo la traccia elettronica, i militari hanno raggiunto un capannone in via di Cervara dove la moto è stata individuata.
L’edificio è risultato nella disponibilità di una famiglia rom che vi dimorava stabilmente.
Durante l’intervento, un uomo che faceva da “palo” è stato immediatamente bloccato, mentre i suoi complici hanno tentato di fuggire a piedi attraverso la vegetazione circostante.
Ad esito di ricerche tra i campi e i sentieri della riserva, tutti e quattro sono stati rintracciati e fermati dai Carabinieri.
La successiva perquisizione all’interno del capannone ha permesso di rinvenire 15 veicoli, tra moto e scooter, tutti risultati rubati a Roma nell’ultima settimana. In parte smontati e già imballati, erano pronti per essere spediti verosimilmente all’estero.
Tutti i veicoli sono stati sequestrati e saranno restituiti ai legittimi proprietari.
Nel corso dell’operazione, i Carabinieri del Nucleo Forestale di Roma e personale di Roma Natura hanno inoltre accertato, nella medesima area, la presenza di rifiuti speciali e urbani abbandonati, tra cui materiali pericolosi.
Per tali violazioni è stata denunciata una donna della stessa famiglia rom che sarà anche segnalata alla Procura per i Minorenni di Roma per le gravi condizioni igienico-sanitarie in cui vivono i figli minori.
L’operazione dei Carabinieri, seguendo le linee guida del Prefetto di Roma, Lamberto Giannini, condivise in sede di comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, ha così messo fine a un intenso traffico di veicoli rubati e ha portato alla luce un’area degradata e illecitamente occupata, restituendo sicurezza e legalità a una porzione del territorio particolarmente sensibile dal punto di vista dell’ordine e sicurezza pubblica.