TIVOLI - Caccia in Strada Pomata, denunciato per violazione del divieto del sindaco

Il 64enne italiano sorpreso dai Carabinieri Forestali a 50 metri da una casa: multa di 100 euro

E’ stato sorpreso col fucile carico imbracciato in una zona in cui la caccia è vietata e ad una distanza di 50 metri da un fabbricato rurale.

Due violazioni in una.

Per questo sabato mattina 29 novembre i Carabinieri Forestali di Guidonia Montecelio hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria un 64enne cacciatore italiano residente a Roma per inosservanza dell’ordinanza del comune di Tivoli che vieta l’attività venatoria a salvaguardia della pubblica incolumità lungo la Strada comunale di Pomata, a Tivoli, zona immersa nel verde di uliveti secolari, meta quotidiana di podisti e turisti.

Secondo le prime informazioni raccolte dalla redazione del quotidiano on line Tiburno.Tv, a lanciare l’sos è stato Jacopo Eugenio Tognazzi, presidente dell’Associazione Agricustodi di Pomata, un gruppo di volontari costituito nel 2023 per salvaguardare il patrimonio culturale e ambientale della strada, tra le più amate dai tiburtini, molto frequentata tanto per attività ludico-didattiche quanto per le peculiarità storico-naturalistiche, oltre ad essere molto apprezzata e utilizzata da cicloturisti e podisti (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

Avvertendo il rumore degli spari nei pressi delle abitazioni, Tognazzi avrebbe immediatamente avvertito il presidente della Commissione Ambiente, il consigliere comunale di Tivoli Massimiliano Asquini, che a sua volta ha richiesto l’intervento dei Carabinieri Forestali.

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Giunti sul posto, al chilometro di Strada Pomata i militari hanno rinvenuto tre automobili parcheggiate nei pressi di un uliveto.

Tra gli alberi gli investigatori hanno “beccato” il 64enne a circa 50 metri dal casolare rurale più vicino: motivo per cui al cacciatore è stata comminata una sanzione amministrativa di 100 euro.

L’uomo dovrà rispondere penalmente di essere stato sorpreso col fucile nella zona di Pomata dove il calendario venatorio regionale del Lazio impone il divieto di caccia per l’intera stagione venatoria 2025-2026, che va dal 21 settembre 2025 al 31 gennaio 2026.

In particolare al 64enne viene contestata l’inosservanza dell’ordinanza contingibile e urgente numero 244 – CLICCA E LEGGI L’ORDINANZA - firmata lo scorso 16 settembre dal sindaco di Tivoli Marco Innocenzi (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

Il provvedimento era stato emesso su richiesta della stessa Associazione Agricustodi di Pomata.

Nella nota al Comune l’Associazione Agricustodi aveva evidenziato che “..durante la stagione venatoria non vengono rispettate da parte dei cacciatori le distanze minime id sicurezza da edifici e strade nelle aree servite dalla strada comunale di Pomata….. il territorio in questione è caratterizzato dalla presenza di numerosi nuclei abitati, sentieri pubblici e colture ed in nessun punto è possibile cacciare con armi a canna rigata rispettando le distanze di sicurezza previste dalla normativa vigente…

Si chiede pertanto l’interdizione temporanea della caccia nell’area al fine di garantire la sicurezza pubblica, preservare la naturale vocazione dell’area a luogo agricolo, di passeggio, sport e socialità, favorire lo sviluppo del territorio basato su turismo lento, sostenibile e sicuro”.

Così per scongiurare eventuali incidenti, possibili discussioni e litigi fra cacciatori ed utenti del percorso, che in passato si sono puntualmente verificati provocando tensioni ed allarme sociale, il sindaco Innocenzi ha imposto il divieto dell’esercizio dell’attività venatoria lungo Strada Pomata per l’intera stagione venatoria 2025/2026, ossia dal 21 Settembre 2025 al 31 Gennaio 2026.

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L’ordinanza definisce obbligatorio tenere il fucile scarico e impone nelle zone adiacenti la Strada di Pomata il divieto di sparare in modo che la traiettoria di tiro attraversi il percorso stesso.

Gli altri cacciatori sono avvertiti.

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