E’ stato inaugurato ufficialmente stamane, mercoledì 10 dicembre, il “nuovo” pronto soccorso dell’ospedale “Santissimo Gonfalone” di Monterotondo.



Il “nuovo” pronto soccorso dell’ospedale “Santissimo Gonfalone” di Monterotondo
Il presidio sanitario è stato oggetto di un intervento di ristrutturazione e potenziamento da sei milioni di euro da parte della Regione Lazio, 5 dei quali finanziati nell’ambito delle opere per il Giubileo 2025.



Il taglio del nastro per l’apertura



Al taglio del nastro erano presenti il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, il sindaco di Monterotondo Riccardo Varone, i sindaci di Fonte Nuova e Mentana Umberto Falcioni e Marco Benedetti.



Il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca visita il pronto soccorso eretino



Sono stati eseguiti interventi per ottimizzare i flussi di lavoro e ridurre i tempi di attesa per i pazienti, ma soprattutto l’ammodernamento del parco tecnologico con l’acquisto di nuove apparecchiature per Tac e radiografie, strumenti essenziali per una diagnosi rapida e precisa.
L’intervento ha consentito anche la realizzazione della nuova Sala Morgue e l’ampliamento del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura.



Da sinistra i sindaci Umberto Falcioni di Fonte Nuova, Riccardo Varone di Monterotondo e Marco Benedetti di Mentana
I lavori di ristrutturazione e potenziamento della struttura hanno riguardato 520 metri quadrati e sono stati finanziati con oltre 5 milioni di euro. Grazie a questo intervento il pronto soccorso dell’ospedale Santissimo Gonfalone di Monterotondo ha beneficiato di un incremento degli spazi, per rispondere alle esigenze di una medicina in continua evoluzione e per migliorare l’efficacia delle cure.
I lavori hanno consentito di ottenere un consistente ampliamento dei posti letto per acuti, in sostituzione del reparto di lungodegenza, con l’attivazione di 6 posti letto di Medicina d’urgenza e di ulteriori 4 posti di medicina generale, arrivando a complessivi 24 posti letto.



Attraverso questa nuova rimodulazione, il “Gonfalone” di Monterotondo ha effettuato un importante upgrade della sua capacità assistenziale, finalizzato a:
• una presa in carico di maggiori complessità derivanti dal circuito dell’emergenza-urgenza, creando un nodo della rete emergenza in grado di gestire patologie complesse e riducendo, così, la pressione sugli ospedali della Capitale;
• organizzare il pronto soccorso con percorsi assistenziali per intensità e complessità delle cure, attraverso 7 aree: sala d’attesa, triage, bassa intensità, media intensità, alta intensità, holding area, area paziente potenzialmente infettivo;
• creare una nuova sala d’attesa, che rappresenta il punto di accoglienza, in diretta comunicazione con l’Area Triage, facilitando, così, il flusso e l’orientamento dei pazienti. Prevista una postazione di vigilanza per garantire la sicurezza del personale;
• creare una postazione per l’umanizzazione delle cure che fornisca informazioni e sostegno ai familiari dei pazienti, facilitando l’interazione con la struttura;
• un triage suddiviso in zona di front office e di valutazione avanzata: separate, ma connesse per garantire la continuità del percorso di valutazione;
• un’area a bassa intensità che si occupa dei pazienti deambulanti, classificati con codici bianchi, verdi e azzurri, e prevede spazi dedicati anche per l’assistenza pediatrica. Nell’area c’è una sala polivalente per i colloqui con i familiari, l’assistenza di pazienti con patologie psichiatriche e la presa in carico di episodi di violenza di genere;
• un’area di media intensità dedicata alla gestione dei pazienti classificati con i codici gialli e azzurri, con una sala per le visite d’emergenza comunicante con le postazioni di triage avanzato. Le 2 postazioni consentono un monitoraggio avanzato, centralizzato e visibile anche in telemetria dal bancone di lavoro. Previsti il supporto gas medicali e la scalabilità delle postazioni, che consentono una rapida gestione di eventuali aggravamenti clinici;
• un’area ad alta intensità, configurata come open space, concepita per la gestione immediata e intensiva dei pazienti critici (codice rosso);
• stabilizzare il paziente potenzialmente infettivo in una stanza isolata, progettata anche per il massimo livello di biosicurezza.
“E’ un giorno importante per Monterotondo e per tutto il territorio – ha detto il sindaco Riccardo Varone – Apre ufficialmente il “nuovo” Pronto soccorso, un servizio essenziale ora ampliato, rinnovato negli spazi e nelle dotazioni tecnologiche, riorganizzato in base a criteri di efficienza sanitaria come pure d’attenzione agli aspetti relazionali e umani.
In poco più di quindici anni il nostro ospedale è passato dal rischio concreto di declassamento, di fatto una chiusura, ad una nuova stagione di rilancio e potenziamento.
Frutto di un lavoro costante di confronto istituzionale tra i Comuni nella conferenza dei sindaci, con i vertici della Asl, con la Regione Lazio, prima con le Amministrazioni Zingaretti, ora con quella guidata dal presidente Rocca”.
“Prossimo step – prosegue il sindaco Varone – l’apertura dell’ospedale di Comunità nell’ex deposito Cotral acquisito dal Comune, finanziata con fondi PNRR e già in corso di realizzazione, che insieme alle strutture sanitarie odierne realizzeranno quella “Cittadella della Salute” che era nei nostri obiettivi e che consentirà di alzare enormemente il livello della sanità pubblica territoriale”.



























