Guidonia – Più attività pomeridiane a scuola per scegliersi un futuro

Al Majorana, al Tito Minniti , al Volta, c’è chi punta sulle lingue Chi sull’arte, chi sui laboratori di diverso genere per il recupero.

Aiutare i giovani a farsi spazio nel mondo del lavoro e nel ginepraio delle facoltà universitarie. Fornire loro capacità e competenze, oltre ad una buona dose di giudizio, utili a percorrere la strada migliore per essere competitivi in un mercato sempre più esigente e a caccia di persone qualificate. 

E’ così che gli istituti superiori di Guidonia hanno ampliato l’offerta formativa per i propri studenti, aprendo sempre di più i battenti durante il pomeriggio e diventando un punto di riferimento per il territorio.  “Vogliamo diventare un centro di formazione permanente”. A parlare è Eusebio Ciccotti, preside dello Scientifico “Majorana” di viale Roma a Bivio di Guidonia, istituto che  a settembre inaugurerà la sezione linguistica. “Il pomeriggio, spiega Ciccotti, c’è il corso di lingua inglese riservato agli interni, che prepara al conseguimento dei certificati Pet e First, che vale come idoneità con relativi crediti formativi universitari. Inoltre ci sono i corsi aperti anche agli esterni, sempre organizzati dalla Cambridge University”.

Centocinquanta euro d’iscrizione per gli interni, per gli esterni 200. “Come scuola in questo caso noi ci autofinanziamo – sottolinea il dirigente – , mentre per quanto riguarda i corsi gratuiti, ovvero il coro polifonico diretto dal Maestro Roberto Proietti, il corso di giornalismo tenuto da Yari Riccardi e quello di moda e costume le spese dell’istituto sono molto contenute”.

Frequentatissimo il nuovo corso di cinese. “E’ una bella opportunità – continua Ciccotti – e viene a farlo un sinologo esperto che ha vissuto diversi anni in Cina. Il costo? Ottanta euro”. In cantiere c’è anche un corso di lingua settoriale: inglese medico, giuridico ed economico.
Per combattere la dispersione e l’abbandono scolastico, connettersi con il network aziendale locale, aggiornare continuamente il programma ministeriale, il “Tito Minniti” di via Zambeccari a Guidonia centro, durante l’anno ha dato possibilità agli iscritti di frequentare i corsi per l’acquisizione del livello Pet in lingua inglese, oltre alla Patente Europea del Computer. Con “Insieme possiamo”, insieme all’ “Eduardo De Filippo” di Colleverde, sono stati tracciati dei profili di orientamento per sostenere la scelta del percorso formativo e lavorativo, tramite laboratori di lingua italiana, di metodi di studio e sulle competenze trasversali.
Sul tema dell’integrazione si basa il progetto IDEE (Integrazione, Diritti ed Educazione contro l’Esclusione), promosso dall’Unione Province d’Italia e con la collaborazione di “Save the Children Italia”. Lo scopo è quello di promuovere e migliorare i processi di socializzazione interculturale. “Mi preme evidenziare, commenta Mario Magazzeni,  che spesso ci mettiamo seduti a tavolino per discutere del programma didattico: da una parte gli esperti aziendali, dall’altra i nostri docenti. Il programma ministeriale c’è, ma si può sempre integrare e modernizzare”.
La soddisfazione maggiore, per Magazzeni, è la partecipazione degli studenti ai corsi pomeridiani. “Il 65% di loro – conferma – è attivo in laboratori e corsi extradidattici, un successo se consideriamo che in parecchi vengono da fuori”.
L’Istituto Tecnologico “Alessandro Volta”, oltre ai 31 corsi di recupero, ha portato avanti diversi progetti tra cui “Nonni su Internet”, in cui gli studenti insegnano agli anziani a navigare nel web, oppure quello dedito all’implementazione di una rete ethernet in uno dei laboratori scolastici e che coinvolge un’intera classe. “I tagli al budget ci sono – spiega il professor Ignazio Lattanzi, collaboratore di vicepresidenza – ed è l’unico motivo se non tutti i corsi che avremmo in mente riescono a partire. La disponibilità del corpo docente non viene mai meno”.

 

LO STUDENTE DI CINESE AL MAJORANA

L’amore per la cultura cinese è nato grazie ad un libro di oracoli, il corso di lingua pomeridiano ha fatto il resto. Guglielmo Cassiani Ingoni, 18 anni di Villalba, una volta a settimana per due ore torna al liceo “Majorana” per imparare il cinese. Un’occasione d’oro per lui, che sta per conseguire il diploma e dal prossimo settembre vorrebbe iscriversi a Lingue Orientali a La Sapienza. “Non ho potuto perdere questo treno – spiega Guglielmo – , ho cominciato a febbraio e all’inizio eravamo in dodici, ora siamo circa cinquanta e da marzo è nata una seconda classe. Il corso è strutturato così: prima un’introduzione sulla cultura della Cina, poi una parte fonetica e l’ascolto, mentre adesso stiamo imparando un po’ di lessico. Il professore ha detto che entro i primi di giugno sapremo circa un centinaio di parole”.
A Guglielmo, alunno della quinta G, piace in generale la cultura orientale. “Anche il Giappone mi affascina – continua – spero di trovare lavoro in questo ambito. In tal senso, il corso mi sarà utile per avere competenze maggiori e aumentare le mie possibilità in futuro”. Il giovane villalbese il 2 giugno conseguirà anche la certificazione inglese First. “E’ il secondo anno di corso e devo dire che il mio inglese è migliorato sensibilmente”.

 

ALESSIO E MARCO DEL MINNITI

“Abbiamo incontrato le imprese per imparare a crearne una nostra”

Un ciclo di conferenze organizzate dalla Camera di Commercio per istruire i ragazzi su come si avvia un’impresa a conduzione familiare. È così che Alessio Giuliani e Marco Laurentini, rappresentanti d’istituto al “Minniti” di Guidonia centro, si sono avvicinati al mondo del lavoro che presto, sperano, dovranno affrontare.
Alessio, 20 anni, spiega in che maniera si sono sviluppati questi incontri. “La prima volta ci siamo visti a Testaccio – racconta – , altre tre qui a scuola. Ci hanno spiegato che l’ 80% delle ditte italiane, anche quelle storiche più potenti come la Fiat, sono nate con passaggi di mano tra padri e figli”.
Per farlo bisogna rispettare un certo iter, ma soprattutto trovare i fondi sufficienti. “Infatti un ex dirigente di banca ci ha illustrato – continua Giuliani – il modo giusto per chiedere un mutuo e avviare l’attività”. Alessio, che dopo la maturità vorrebbe trovare lavoro nell’ambito della ricerca farmaucetica, ha anche preso parte a diversi incontri sull’alcolismo. “Ci hanno fatto capire – conclude lo studente – come si cade nell’abuso di alcol, i motivi, perché è pericoloso guidare sotto effetto di alcolici, le conseguenze.
Insomma, è stato importante”.
Marco Laurentini di Sant’Angelo Romano, anche lui ventenne e rappresentante al “Minniti”, ha preso parte agli incontri su “Impresa e Famiglia”. “Sono emersi i ‘contro’ di aprire una società in famiglia – aggiunge – , ovvero le difficoltà che un figlio trova nel proseguire l’attività paterna.
Spesso non vogliono continuare, altre volte i genitori sono iper protettivi, non lasciano decidere autonomamente i figli e questi fino a trent’anni rimangono dei dipendenti tutto sommato”.
Marco, nonostante il futuro diploma professionale, sogna di diventare insegnante di letteratura. “Voglio iscrivermi a Filosofia – conclude – perché sono appassionato di materie umanistiche. Certo, questo diploma se le cose vanno male mi permetterà di trovare lavoro più facilmente nel settore chimico”.

 

SEGUE PIU’ DI UNA ATTIVITA’

“Ho scelto inglese, moda e coro”

Il mercoledì corso d’inglese per ottenere il First, il venerdì moda e costume per imparare a disegnare abiti, il sabato pomeriggio coro polifonico per assecondare la passione per la musica.
Federica Bastianelli, 18 anni, è all’ultimo anno di liceo scientifico al “Majorana” e passa molte ore pomeridiane a scuola. “Mi piace quello che faccio – racconta – soprattutto il corso di moda e costume, perché mette alla prova le mie capacità di disegnatrice. Infatti l’anno prossimo vorrei frequentare l’Accademia di Belle Arti o il Dams”. La classe è composta da circa quindici persone, quasi tutte ragazze. “Ma dei ragazzi – specifica Federica – uno vuole entrare nel mondo del design. L’insegnante esce dall’Accademia, è una persona molto coinvolgente ed estrosa.
Il corso d’inglese? Sono al terzo anno, sono migliorata sensibilmente tant’è che l’estate scorsa in Inghilterra mi hanno fatto i complimenti per l’accento”. E a fine anno ci sarà un concerto del coro? “Probabilmente – conclude la diciottenne – per ora stiamo preparando alcune canzoni rinascimentali e spiritual, per capirci cori gospel. Siamo venti persone”.

 

Servizio di Valerio Valeri

 

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