Guidonia – Taglia il travertino e precipita dentro la cava. Operaio miracolato dopo un volo di 8 metri

L’operaio è ricoverato al Policlinico “Umberto I” nel reparto di chirurgia d’urgenza in prognosi riservata.

Gli ispettori del Dipartimento di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro della Asl Roma G, indagano sull’incidente e cercano di accertare l’esatta dinamica.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il dramma è accaduto verso le 9,45 del mattino. Domenico si trovava nel piazzale dedicato alla riquadratura dei blocchi grezzi, dove solitamente svolge il suo lavoro allacciato al moschettone di sicurezza. Gli ispettori della Asl indagano per accertare se al momento dell’incidente Rinaldi lo indossasse o meno. L’operazione di taglio era appena ultimata quando l’uomo è precipitato nel vuoto da un’altezza di circa 8 metri. I medici del Policlinico lo hanno sottoposto ad un delicato intervento all’occhio sinistro che, Rinaldi rischia di perdere.

L’operaio non ha perso conoscenza ma non è stato in grado di ricostruire i momenti precedenti all’incidente.

L’intervista fatta all’operaio afferma: “Forse è stato un malore non posso dire di essere caduto perché non lo ricordo”. È certo che indossava la cintura e di essersela tolta nel momento che ha finito di buttare le scorze.

Dieci anni fa, nella stessa cava è morto Eugenio Longo, l’operaio calabrese travolto e ucciso da una frana. Era precisamente lunedì 28 gennaio 2002, l’operaio di 26 anni, residente a Collefiorito insieme ad altri 3 operai lavoravano ad una profondità di 13 metri. Longo, estrava fango per sostituire un collega ammalato.

Improvvisamente una parte della cava franò. Una parete lunga cinque e alta venticinque. Il movimento franoso si è manifestato per scivolamento rotazionale di materiale di risulta. La dinamica e velocità hanno reso impossibile la fuga da parte di Longo. Il crollo provocò un onda anomala che travolse gli operai. Gli operai sbalzarono da una parete all’altra della cava e furono trovati feriti. L’escavatrice con cui Longo estrava fango fu ribaltata e immersa nella melma. Il corpo venne recuperato solo dopo due giorni di intense ricerche.

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