Quando ha ricevuto il primo messaggio, ha pensato allo scherzo di qualche compagno di scuola. Ma quando il tenore degli sms s’è fatto sempre più pesante ed esplicito, ha avuto paura e s’è confidata coi genitori. Anche perché chi li mandava s’era spacciato per un ragazzo di 37 anni di nome Andrea.
In realtà, a molestare una liceale di 15 anni era un 45enne agente di polizia penitenziaria, membro di un’associazione sportiva frequentata dalla ragazzina. Così giovedì 22 l’uomo è stato denunciato dagli agenti dell’Ufficio di Polizia di Villalba per molestie e disturbo tramite telefono e ingiurie.
Nel suo appartamento gli uomini diretti dal vice questore aggiunto Alfredo Luzi hanno rinvenuto e sequestrato, oltre al cellulare utilizzato per importunare l’adolescente, anche materiale pornografico e alcune cartucce e munizioni da guerra detenute illegalmente per le quali dovrà rispondere in separata sede.
L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore di Tivoli Giuseppe Mimmo, è partita all’inizio di giugno, quando il padre della ragazza minorenne, un impiegato di 51 anni, si è presentato negli uffici di via Kennedy, a Villalba. In quell’occasione l’uomo aveva riferito che dall’8 giugno la figlia riceveva messaggi e immagini tutt’altro che piacevoli da un sedicente “Andrea”.
Continua su Tiburno del 27 novembre 2012
