Erano una decina quella sera di inizio estate, otto persone provenienti da vari quartieri, con alle spalle convinzioni politiche diverse e un lavoro come tanti: chi impiegato, chi imprenditore, chi libero professionista, chi semplicemente studente.
Giovedì 20 si sono incontrati per la prima volta pubblicamente, nella pinetina di Guidonia in via Roma, per farsi conoscere dalla gente. Non erano tantissimi (una trentina) ma nemmeno pochi, visto l’orario e il giorno infrasettimanale: coppie giovani, pensionati, studenti freschi di diploma, mamme con i bambini.
Si sono guardati in faccia, hanno ascoltato i promotori e detto la loro, uniti da un sentimento che sembra ormai maggioritario ovunque: la delusione totale verso l’attuale classe politica.
Claudio Zarro, Angelo Martinelli, Loredana Cicerone, Antonio Valente, Erick D’Alisa, Daniele Ronci, Angelo Mortellaro, Roberto Cica, hanno dai 28 ai 45 anni e sono loro ad aver fondato, il 13 luglio scorso, l’associazione culturale di promozione sociale che sta dietro al M5S.
“In questa maniera ci tuteliamo legalmente – spiega Zarro, responsabile comunicazione del Movimento guidoniano – per poter organizzare eventi, feste, raccolte fondi. Abbiamo uno statuto, diverso da quello del Movimento 5 Stelle, che dev’essere rispettato da ogni aderente all’associazione”.
Come spiega Zarro, sono tre i livelli dell’organizzazione del Movimento: il consiglio direttivo, composto dai fondatori; i cittadini e i comitati che si occupano delle varie tematiche sociali; i simpatizzanti, che segnalano al Movimento cosa non va del territorio e propongono argomenti di discussione.
Ogni componente del direttivo ha fino a 10 specifiche aree di competenza (etica, logistica, comunicazione, ecc.) e tutti possono scegliere con quale gruppo di lavoro collaborare: ambiente, risorse economiche, sviluppo del territorio, servizi sociali, sicurezza, cultura e turismo, urbanistica, infrastrutture e mobilità.
L’obiettivo del non-partito appena creatosi nella città dell’Aria è presentare un candidato sindaco alle prossime elezioni. “Anche se, vista la situazione – spiega Zarro – non sappiamo bene tra quanto dovremo sostenere questa sfida. Potrebbe essere tra un anno e mezzo come tra sei mesi, vedremo”.
Ma una cosa è certa. “La persona candidata – promette il giovane guidoniano, già candidato Udc nel 2009 – sarà semplicemente un portavoce dei cittadini, farà le loro veci in consiglio. Perché noi siamo per la democrazia dal basso, dove ognuno vale per sé. Una testa, un voto”.
Valerio Valeri